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Addio a Puntelli, il patron del "Castruccio"

Si è spento a 85 anni il presidente del celebre premio culturale. Portò in città i grandi dello spettacolo, dello sport e della letteratura

Giuseppe Puntelli inventò il premio culturale "Castruccio"

Carrara, 3 giugno 2020 - E’ morto il presidente del premio Torre di Castruccio. Giuseppe Puntelli, 85 anni, cavaliere, laureato in economia aziendale e in sociologia, conosciuto come presidente di uno dei più importanti premi di cultura e di scienza, si è addormentato nella sua casa di viale XX Settembre e ha deciso di non risvegliarsi, lasciando così la moglie Elena, il figlio Giammarco e i suoi cari che lo amavano per il carattere schietto ed esuberante. Ha portato nella nostra città e nella nostra zona personaggi illustri come Margherita Hack, Vittorio Sgarbi, Antonino Zichichi, Sergio Zavoli, Roberto Farnesi, Cesare Cremonini, Gianluca Grignani, Giovanni Reale, Salvatore Veca, Federico Moccia, Carlo Lucarelli, Antonio Nunziante, Mario Luzi, Luciano De Crescenzo, Giampiero Mughini, Andrea Pinketts e tanti altri, personalità con cui aveva stretto amicizia.

Ricordiamo anche che fu il primo a portare in città il filosofo Remo Bodei che poi aveva proseguito la sua esperienza con Con-Vivere. Un leader fin dai tempi dell’azione cattolica, cresciuto all’ombra dello zio Monsignor Guido Sanguinetti, parroco di Bedizzano.

"Mio padre se ne è andato lasciandomi il senso di che cosa significhi perseguire i propri obiettivi con coraggio e determinazione, soprattutto nel mondo della cultura: il suo spirito sarà sempre con me" con queste parole lo saluta il figlio Giammarco.

Giuseppe Puntelli aveva intrapreso la sua carriera con ruoli da impiegato e in seguito da dirigente nel settore delle tasse: da Gallipoli al ministero delle Finanze a Roma, a direttore del dazio negli anni settanta a Leonessa, Norcia, fino al suo ruolo all’ufficio Iva e poi all’ufficio delle entrate provinciali. Giornalista pubblicista, aveva svolto intensa attività di sportivo fino ai sessantanni: sciatore, paracadutista, karateka e più volte rappresentante provinciale di organizzazioni tecniche di livello nazionale. Negli ultimi anni aveva riportato alla ribalta, accudendole, associazioni no profit come il Cenacolo Buttini e La Vecchia Lizza che andavano ad affiancare la celebre Accademia della Torre, organizzatrice dei premi Castruccio. Nel sonno che lo ha accolto lascia la moglie Elena, il figlio Giammarco, la nuora Annalisa Sacchetti.

Lascia soprattutto una grande testimonianza di lavoro e di dedizione al mondo dello sport e della cultura, un affetto sempre dimostrato per la sua città e la testimonianza in una fede cristiano cattolica incrollabile.

Le esequie avranno luogo giovedì alle 10 nella Chiesa di San Pietro ad Avenza dove giungerà dalla casa funeraria San Ceccardo di Viale XX Settembre dove in questi giorni è allestita la camera ardente. © RIPRODUZIONE RISERVATA