
di Alessandra Poggi
Scade alle 13 di oggi il bando per trovare un dirigente per il settore marmo del Comune. Un avviso pubblico non troppo pubblicizzato e della cui esistenza ignoravano anche stretti collaboratori della sindaca Serena Arrighi. Un avviso che i rumors di palazzo civico dicono cucito su misura per l’attuale dirigente, il geologo Giuseppe Bruschi, a cui comunque è già stata rinnovata la dirigenza del settore per altri cinque mesi, per la precisione fino al 16 maggio 2023, nonostante l’avviso per individuare un nuovo dirigente si chiuda oggi. Un rinnovo di contratto che comunque risponde ai requisti di chi ha sempre lavorato nel settore e garantisce una conoscenza degli uffici e della macchina amministrativa non sempre scontata di recente. Pertanto viene richiesta come titolo di studio: laurea in ingegneria per l’ambiente e il territorio, scienze e tecnologie geologiche, scienze geofisiche o scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio.
Giro di valzer anche per quanto riguarda il settore Opere pubbliche e patrimonio diretto fino allo scorso 16 dicembre da Massimo Giorgi. Anche in questo caso c’è stato il conferimento del settore per almeno tre anni all’ingegner Luca Amadei, con un documento protocollato il 14 settembre scorso. Una scelta che va di pari passo con quella di Bruschi: anche Amadei, da decenni a palazzo civico, garantisce quella conoscenza del settore di vitale importanza per una giunta giovane e che fa della scarsa esperienza nei meandri della politica il suo massimo appeal.
Il valzer dei dirigenti interessa anche il settore cultura per cui la sindaca in persona sta selezionando tra una rosa di cinque candidati il futuro dirigente, o la futura dirigente come rivelano persone vicine alla sindaca stessa. Sono in corso proprio in questi giorni i colloqui con le cinque persone che si sono presentate alla selezione. Una dirigenza che getta le basi per una svolta su un settore che è di fondamentale importanza per la città e sul quale si sono già sferrati i primi mugugni di scontentezza da parte di chi si aspettava quel cambio di passo necessario per il rilancio. La selezione – si dice – sta andando avanti senza aver coinvolto fino in fondo l’assessore alla cultura né tantomeno gli uffici preposti, sempre secondo i bene informati.
Infine l’attenzione su Nausicaa su cui si gioca la partita più importante per il futuro, dal momento che la partecipata gestisce tutti i servizi al cittadino. Si devono rinnovare i vertici e sono settanta i candidati che aspirano alla poltrona di presidente, figura che dovrà rappresentare il Comune di Carrara all’interno della più grande partecipata di palazzo civico. Nelle scorse settimane si era parlato del commercialista Emanuele Giorgi, che invece non ha neppure presentato domanda. Come non l’ha presentata l’ex presidente Luca Cimino, costretto alle dimissioni dopo il cambio di giunta. Dal quartier generale di via Groppini trapela, tutttavia, come il più accreditato per la presidenza di Nausicaa il consulente aziendale Pietro Parodi. 62 anni, romano di nascita, ex direttore di Confartigianato, segretario generale di Assinrete, amministratore unico di ‘Seam Consulting’, presidente evolution di ‘Rete di imprese’ e presidente della rete di imprese ‘Innovaris’.
Un curriculum su cui Serena Arrighi sembra contare per affidare la’zienda che dovrà portare la città nel futuro fra raccolta dei rifiuti, farmacie, servizi scolastici, pulizia della città e del verde pubblico.