di Andrea Luparia
Slitta il processo, con rito abbreviato, per l’albanese arrestato ad Avenza con una pistola, con il colpo già in canna. Sono bastate poche battute, la difesa ha chesto un rinvio ed il giudice Marta Baldasseroni ha fatto slittare tutto al 24 ottobre. Il giovane era stato fermato dai carabinieri. Dopo aver rifiutato di parlare, il mese dopo l’uomo (che è sposato, ha un diploma di scuola superiore e di professione è “buttafuori“ in un locale), durante l’interrogatorio ha risposto a qualche domanda del pm Clarissa Berno (che lo accusa di ricettazione e porto abusivo d’arma da fuoco), presenti l’avvocato Giuseppe Del Papa e l’avvocato Pasquale Iodice (quest’ultimo del foro di La Spezia). La scelta di rispondere alle domande ha permesso alla difesa di “tagliare“ i tempi della giustizia e di garantire all’imputato uno congruo sconto di pena. La richiesta di rinvio perché l’albanese è uno degli accusati, dalla Direzione investigativa antimafia di Genova, in un procedimento penale “pesante“. C’è quindi la necessità, per la difesa, di studiare gli incartamenti.