Giannetti: "La tassa di soggiorno? Un’opportunità per il territorio"

In vigore per ora solo a Pontremoli e Mulazzo ma l’Unione dei Comuni non esclude di allargare il perimetro

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La vocazione turistica del territorio, in questa delicata fase post pandemica di ripresa, non può rischiare di essere compromessa dall’applicazione dell’imposta di soggiorno ai visitatori che decidono di soggiornare in Lunigiana. Questa è la preoccupazione diffusa tra le associazioni di categoria ed è la stessa che ha spinto il gruppo consigliare d’opposizione del comune di Mulazzo a presentare nei giorni scorsi una mozione di sospensione dell’imposta.

Il disappunto dell’Aotl (Associazione operatori turistici della Lunigiana) verso un balzello definito "controproducente ed irrispettoso" deriverebbe dalle varie criticità dei servizi territoriali: a partire dalla viabilità per molti versi dissestata ed anche dalla chiusura, in piena stagione, dei punti d’informazione turistica. Il presidente dell’Unione dei Comuni della Lunigiana, Gianluigi Giannetti, conferma che al momento è prevalsa la scelta dei Comuni di non introdurre, né riattivare l’imposta. Non esclude, però, che in futuro si possa ragionare diversamente, anche per l’opportunità che tale imposta offre di reinvestire le entrate in servizi territoriali per il turismo comprensoriale.

Intanto, senza voler entrare nel merito delle scelte dei singoli comuni, il presidente Giannetti conferma che l’imposta è applicata in due comuni: Pontremoli e Mulazzo. Proprio la reintroduzione dell’imposta quest’anno a Mulazzo, a stagione già avviata, è divenuta oggetto di un’apposita mozione del gruppo di opposizione “Cambiamo insieme Mulazzo” che porta la firma del capogruppo Giorgio Santi e dei colleghi di minoranza Letizia Galanti e Sandro Fogola, con cui ne viene chiesta la sospensione per almeno tutto il corrente anno.

"Non avendo ricevuto comunicazioni preventive circa la reintroduzione della tassa – dichiarano i consiglieri – i proprietari delle stesse attività ricettive ora si troverebbero a dover pagare di tasca propria".

Ad oggi il gruppo d’opposizione non ha ancora ricevuto un cenno dall’amministrazione mulazzese: "Aspetteremo i trenta giorni di rito per la risposta del sindaco, dopodiché – annuncia Giorgio Santi – scriverò al prefetto". Intanto, l’Aotl rincara la dose. "Rappresentiamo una categoria di grandi contribuenti delle finanze dei comuni lunigianesi – dice la presidente Giovanni Zurlo – e da dieci anni offriamo opportunità di lavoro: sconsigliamo a qualsiasi altra amministrazione lunigianese di seguire l’esempio di chi applica l’imposta. In caso contrario, faremo valere il nostro peso nelle opportune sedi a tutela degli interessi di categoria".

Michela Carlotti