Geo Barents, ancora un rinvio

La nave Geo Barents attende ancora una decisione in tribunale riguardo al fermo di 20 giorni. Medici Senza Frontiere ha presentato un ricorso e il giudice si riserva di decidere dopo un confronto. La nave, che ha salvato 249 migranti, rischia una multa se il ricorso viene respinto. La situazione è seguita da un presidio di solidarietà.

Geo Barents, ancora un rinvio

Geo Barents, ancora un rinvio

Ci sarà ancora da attendere per il destino della Geo Barents. Ieri in tribunale a Massa la seconda udienza davanti al giudice civile per il ricorso presentato da Medici Senza Frontiere contro il fermo di 20 giorni. Martedì scorso la prima udienza, conclusa dopo un confronto di alcune ore tra il giudice e i legali di Msf e terminato con il rinvio ad una nuova udienza. Ieri l’aggiornamento tra le parti e al termine del secondo colloquio il giudice si è riservato di decidere sul ricorso, volendo approfondire la questione. Proprio come martedì, anche ieri davanti al tribunale è stato organizzato un presidio di solidarietà nei confronti della Geo Barents. Un presidio meno numeroso rispetto ad alcuni giorni fa e in cui per l’ennesima volta è stato esposto lo striscione ‘La solidarietà non è un reato’. La Geo Barents oltre il fermo amministrativo di 20 giorni, nel caso in cui il ricorso venisse respinto, dovrà poi pagare una cifra compresa tra i 2mila e i 10mila euro. La nave era arrivata al porto lo scorso 20 marzo con a bordo 249 migranti, salvati in tre diverse operazioni di soccorso. Salvataggi multipli che avevano poi fatto scattare il fermo del decreto Piantedosi. Da alcuni giorni la Geo Barents è ormeggiata al porto di Augusta in Sicilia.

D.R.