
La pioggia di tronchi, detriti e sassi che sta ostruendo il canale Bertino a Fossola mettendo a repentaglio la sicurezza dell’intera frazione. L’allarme degli ambientalisti di Italia Nostra e della Pro loco
Dopo la frana che ha distrutto l’antica cinta muraria del Castello di Moneta, il rischio è che adesso, in caso di nuove piogge, possa esondare il canale Bertino mettendo a rischio tutti coloro che abitano nelle vicinanze del corso d’acqua. A lanciare di nuovo l’allarme è Luigi Giovannelli della Pro loco ‘Salviamo il Castello di Moneta’, che nelle settimane antecedenti al crollo del muro quattrocentesco aveva preannunciato il disastro, chiedendo all’amministrazione di intervenire a tutela dell’antico maniero. E ora si teme per la sicurezza degli abitanti di Fossola, dal momento che la frana ha trascinato nel canale Bertino centinaia di detriti, come segnalano dopo il giro d’ispezione di Pasquetta dalla sezione apuo lunense di Italia Nostra, Pro loco ‘Salviamo il Castello di Moneta’ e Pro loco Fossola-Moneta.
"Abbiamo fatto un sopralluogo seguendo il fianco della collina di Moneta, fin sotto il canale Bertino, quello che nasce sulla pendice collinare che sovrasta l’abitato di Fossola conosciuta come la Costa di Bastia – scrive Giovanelli –. Il canale Bertino è il corso principale che riceve nel suo alveo numerosi canali e fossi considerati minori, tra questi anche un piccolo fosso denominato di Moneta che nella notte tra giovedì e venerdì 18 aprile è stato interamente investito dalla frana che si è staccata dalle mura e dal terrapieno sovrastante il borgo di Moneta, trascinando a valle oltre alle mura sbriciolate, alberi, sassi e pietre e una notevole quantità di terra, a circa cento metri sopra il cimitero. Il piccolo fossato è stato profondamente scavato dalla forza dell’acqua e dalla massa di detriti che l’ha attraversato per tutta la sua lunghezza, circa 200 metri in linea d’aria dalle mura franate – prosegue Giovannelli –. Adesso qui oltre al danno causato dalla frana, che ha di fatto portato via parte delle mura quattrocentesche del borgo di Moneta, se non si interviene nella pulizia dell’alveo andiamo incontro a un forte rischio idrogeologico nel greto del canale Bertino, ora interamente ostruito dalla frana. È bene ricordare che poco più sotto seguendo il canale a circa 500 o 600 metri – conclude Giovannelli –, dopo aver superato il cimitero comunale inizia l’abitato di Fossola, e se non si interviene al più presto si rischia di mettere in pericolo le abitazioni che si affacciano sul canale".
Alessandra Poggi