
Commozione a Forno per la 77ª commemorazione dell’eccidio nazifascista. Tante le persone che hanno partecipato alla cerimonia del paese che ha accolto la gente in un tripudio di bandiere e striscioni in memoria dei 58 giovani caduti nella strage. Altre dieci persone perirono invece nella battaglia. 51 vennero fatti prigionieri e deportati nei campi nazisti. Dopo l’omaggio al monumento ai caduti, la messa e la lettura dei nomi delle vittime, hanno preso parola il sindaco di Massa, Francesco Persiani, che ha ricordato la vicinanza e il valore della cerimonia, il consigliere provinciale Stefano Alberti, vicino alla storia di Forno, e Valdo Spini.
L’onorevole Spini, nel ringraziare il gruppo dei giovani di Forno che hanno lavorato per ricordare l’eccidio, ha ripercorso la storia di quel giugno 1944, quando il 9 i partigiani scesero dalle montagne conquistando e liberando Forno. Il 13, ci fu la rappresaglia nazifascista e la strage. Ha ricordato il comandante partigiano Marcello Garosi Tito, medaglia d’oro al valor militare che, durante la ritirata dei partigiani, piuttosto che cadere nelle mani del nemico si sparò l’ultimo colpo rimasto in canna. E poi, l’eroe Ciro Siciliano, Maresciallo dei Carabinieri della stazione di Forno: "Una figura che possiamo avvicinare a Salvo D’Acquisto e ai tre carabinieri di Iesolo che, già salvi, tornarono indietro e furono fucilati con gli ostaggi. Il maresciallo era in licenza di convalescenza e si presentò al comando cercando di intercedere per i suoi uomini e la popolazione rastrellata. Accusato di simpatizzare con i partigiani morì insieme agli altri prigionieri". La popolazione fu salva.
Pagine di grande valore della resistenza civile e partigiana, dunque, sono scritte nella storia di Forno. Un ringraziamento è stato volto alle associazioni che ogni anno sono presenti per mantenere viva la memoria e al premio intitolato al Maresciallo Ciro Siciliano giunto alla sua XIV edizione, che coinvolte gli studenti delle scuole. Grande attenzione è stata prestata alla lettura dell’attrice Alessandra Berti, che ha dato voce alla testimonianza della ultracentenaria (101 anni) Ilda Barani raccolta dalla nostra collega, Angela Maria Fruzzetti. Alla signora Ilda sono stati donati da parte dell’Anpi e dell’associazione Eventi sul Frigido un mazzo di fiori e una medaglia ricordo. Autorità civili e militari (tra cui l’onorevole Martina Nardi e Paola Donati Siciliano) si sono recate al cimitero locale per omaggiare il sacrario ai caduti con una corona. Un mazzo di fiori è stato portato al cippo di Marcello Garosi. In via Pegollo è stato possibile ammirare il percorso espositivo e multimediale “Via XIII Giugno - Ad ogni passo un sogno infranto” a cura del gruppo Fanti valenti, patrocinato da Anpi in collaborazione con il Circolo Arci XIII Giugno e Il Pettirosso.