
Matteo Martinelli
Carrara, 8 gennaio 2019 - Fondazione, «becero tentativo della vecchi politica di escludere l’amministrazione». Così il vice sindaco Matteo Martinelli interviene a gamba tesa sulla querelle della Fondazione CrC, dove la vecchia guardia sembra avere la meglio in termini di numeri per aggiudicarsi la nomina del presidente. Così il centro sinistra ha individutato nel dottor Enrico Isoppi, proposto dall’Accademia di Belle arti e sostenuto dalla gran parte delle categorie e associazioni del territorio , colui che traghetterà la Fondazione nei prossimi anni. Una guerra di tattica e di alleanze che ha visto i 5 stelle soccombere di fronte alle istanze del territorio rappresentato nel comitato di indirizzo dalle categorie produttive. Così Martinelli se la prende con: «L’approvazione del nuovo regolamento sulle nomine a luglio senza alcuna informativa all’amministrazione; l’integrazione del collegio sindacale a ottobre avvenuta senza che nessuno dei vecchi membri del Comitato, in quota al Comune, ma nominati dalla precedente amministrazione, comunicasse al sindaco in carica; la convocazione della riunione di domani fissata dal presidente della Fondazione, limitata alla convalida del nuovo comitato, dove spunta anche la nomina dei vertici. Tutto mentre i 5 membri del comitato hanno già firmato per la candidatura di Isoppi, prima della seduta di convalida del loro incarico». «Un becero tentativo della vecchia politica di tenere fuori l’amministrazione». Il vicesindaco parla poi di «mancanza di rispetto.È scandaloso. La città si è espressa per la discontinuità e come presidente viene proposto un politico di lungo corso, membro della maggioranza Zubbani e suo fedelissimo. Non mi sorprenderei se tra due anni, alla prossima scadenza utile, venisse fatto il nome un altro pensionato della vecchia politica». Il vicesindaco contestualizza il suo sconcerto nella delicata fase che sta attraversando l’istituto: «Mi chiedo se in un momento così delicato dal punto di vista finanziario non fosse il caso di pensare ad altri profili in grado, per competenza professionale, di gestire questa fase. Siamo sicuri che un medico sia la figura giusta? Se è è vero che, come ci viene detto, anche il mondo delle imprese ha voglia di un cambiamento e di una maggiore meritocrazia, forse gli imprenditori farebbero bene ad alzare il telefono e a far sentire la propria voce nei confronti dei propri rappresentati in Fondazione. Ci risulta infatti, che sia la Camera di Commercio, sia l’Associazione Industriali, abbiano rappresentanti all’interno della Fondazione che stanno sostenendo le vecchie logiche di partito».
Anche la senatrice grillina Laura Bottici parla di «attaccamento al potere della vecchia politica». «Lascia senza parole che certi personaggi pur di accaparrarsi una poltrona siano disposti a calpestare qualsiasi regola». «Il sindaco De Pasquale mi ha aggiornato su tutte le anomalie messe in campo da chi, bocciato dalle urne, sta ricorrendo a mezzucci pur di riconquistare potere. E’ scandaloso» sancisce la parlamentare puntando il dito contro le violazioni di Regolamento e Statuto. «Da donna trovo sconfortante che questi personaggi abbiano calpestato anche le pari opportunità. I quattro nomi proposti dall’amministrazione, il professor Roberto Verona, l’ingegner Michele Santini, l’avvocato Simona Ricci, la commercialistaMarzia Grassi, sono tutti di altissimo profilo ed esprimono professionalità in grado di rilanciare la Fondazione che attraversa com’è noto una fase molto delicata. Il sindaco dunque non si è affidato al mero interesse politico, non ha scelto tra i militanti del Movimento 5 Stelle ma ha guardato all’interesse dell’ente e della città. Spero davvero che gli enti deputati alle nomine facciano marcia indietro e si rendano conto che si stanno mettendo contro non solo l’amministrazione comunale, ma anche e soprattutto la cittadinanza, dalla quale un anno e mezzo fa è arrivata una chiara richiesta di discontinuità e cambiamento»