
Genro Kashiwa guidò l'assalto al Folgorito
Montignoso, 5 aprile 2015 - SETTANT’ANNI fa l’assalto al monte Folgorito apriva la breccia nella Linea Gotica per la liberazione delle popolazioni di Montignoso, Massa e Carrara ancora sotto l’occupazione tedesca. Momenti indimenticabili e proprio per questo tutt’ora vivi nella memoria del sergente Genro Kashiwa. Fu lui il 5 aprile 1945 a comandare l’assalto alleato sulle cime di Montignoso. Evento che, insieme alla conquista dell’altura di Ripa di Seravezza sul monte Canala (ribattezzata “Georgia Hill”, si veda l’articolo sotto), gettò le premesse del crollo della Linea Gotica occidentale che avverrà dopo pochi giorni (8 aprile liberazione di Montignoso, il 10 di Massa e l’11 di Carrara). A sferrare l’attacco al Folgorito fu la Compagnia A del 100° Battaglione del 442° Regimental Combat Team del gruppo statunitense formato dai Nisei. Un reggimento di americani di etnia giapponese, divenuto famoso per essere il reparto più decorato nella storia degli Stati Uniti d’America. Si tratta di «quelle che per la storia locale rappresentano le due operazioni più importante del secondo conflitto mondiale», ricorda Davide Del Giudice, storico montignosino, forse il maggior conoscitore dei fatti militari accaduti sulla Linea Gotica. E’ lui a raccontare di Genro Kashiwa, oggi 92enne residente alle Hawaii, che comandò l’attacco al Folgorito sulla Linea Gotica occidentale, il fronte che per 8 mesi divise l’Italia liberata da quella ancora occupata. Del Giudice ripercorre i momenti finali seguiti all’ordine di «attaccare i soldati tedeschi» sul monte Folgorito. «Subentrato al tenente Koizumi, ferito dai colpi di mortaio nazista – ricorda Del Giudice – il sergente Kashiwa esplorò un sentiero alla base del monte». Si trattava di un antico tragitto che permetteva di evitare la scalata del Folgorito. «E allo stesso tempo – è lo stesso Koizumi a scriverlo nelle sue memorie – di ripararsi dal micidiale fuoco incrociato dei tedeschi. Da li poi con l’appoggio di tre aerei P51 Mustang, che guidati dagli osservatori di collegamento intervennero centrando diversi bunker ed annientando un reparto di riserva tedesco, l’attacco decisivo». E la conquista dell’osservatorio sulla vetta del Folgorito. Da anni Davide Del Giudice si occupa dello studio dei fatti avvenuti sulla Linea Gotica, tramite ricerche e studi approfonditi. E scrivendo libri come “Lo sfondamento della Linea Gotica a Carrara e in Lunigiana 11-26 aprile 1945”. Testi e foto «che – sottolinea Del Giudice – analizzano con precisione i giorni dell’ultima grande lotta nel territorio apuano». Quella tra gli eserciti tedesco e italiano, della Repubblica sociale, contro le truppe statunitensi ed il movimento partigiano. Traendo spunto sia dai protagonisti, come nel caso di Genro Kashiwa e di molti altri testimoni militari, partigiani e civili. Ma attingendo anche dalla documentazione inedita ottenuta dai veterani statunitensi. Fonti che rappresentano un vero e proprio patrimonio storico-culturale. A partire dalla fine della guerra nel 1945, fino ai giorni nostri.