
IN STRADA Alcune immagini della manifestazione svoltasi ieri sera nel centro di Massa contro il Regolamento Urbanistico; fra i partecipanti il deputato del Pd Martina Nardi (foto Paola Nizza)
Massa, 11 ottobre 2015 - Duecento, forse trecento persone persone si sono radunate ieri sera in piazza Garibaldi per partecipare al corteo lungo le strade del centro per dire «no» al Regolamento Urbanistico: poco prima delle 21, i partecipanti alla ‘chiamata’ dei comitati sorti nelle ultime settimane sono usciti dalla piazza e si sono incamminati verso il centro, ‘armati’ di fiaccole e soprattutto di striscioni e cartelli.
“Stralcio subito, giù le mani dalle nostre terre” era uno degli slogan principali. Presente anche una gigantografia del sindaco Alessandro Volpi e numerosi cartelli ironici. Via via, si sono aggiunti anche altri cittadini ritardatari e il corteo è diventato più corposo fino a raggiungere quasi le mille unità. Fra i partecipanti, oltre alle delegazioni di tutti i comitati cittadini (Quercioli, Castagnola, Lungofrigido, Turano, Rocca e Romagnano), c’erano anche tutti l’onorevole Martina Nardi, alcuni consiglieri comunali e politici locali. La manifestazione si è conclusa in tarda serata.
Intanto, sul Regolamento Urbanistico è intervenuto proprio ieri la Cna che definisce lo strumento «strategico nello sviluppo e nella crescita intelligente del nostro territorio. Perdere altro tempo significherebbe allungare la profonda ed interminabile fase di sofferenza per le imprese e per la comunità». Cna teme infatti «un nuovo slittamento del percorso di approvazione di quello che è uno strumento senza il quale non si può immaginare il futuro».
Preoccupazioni sui tempi e prospettive sulle linee guida che l’associazione degli artigiani ha recapitato al sindaco Volpi nei scorsi giorni: «Questo regolamento non è importante solo per le imprese, è importante per tutto il territorio perché rappresenta finalmente una svolta nello sviluppo. Si può migliorare, si può modificare e si può discutere ma è indispensabile per rimettere in moto l’economia della nostra comunità, e per rendere la citta più favorevole agli interessi dell’epoca che rappresenta. Ben vengano le osservazioni da parte del mondo civile ed economico purché siano analizzate con celerità e senza perdere altro tempo».
Per Davide Brizzi, presidente della Cna di Massa, che già in passato aveva sottolineato la necessità di passare all’adozione del piano, le posizioni di «contrasto e chiusura» danneggiano l’intera collettività. E per Enrico Mallegni, referente degli Edili di Massa «senza le regole, rimane sempre più diffusa la possibilità di utilizzo di abusi edilizi». Per non parlare, poi, «della profonda crisi del settore: 200 le imprese chiuse in totale nell’ultimo biennio. «Per fermare questa emorragia – conclude Cna – è necessario accantonare le posizioni di chiusura. Con i “no” non andiamo da nessuna parte».
Massimo Benedetti