Un lampo di luce per unire mare e monti come facevano gli antichi popoli della Lunigiana e ricordare Dante Alighieri. La notte di domani come ogni anno, un telegramma di fuoco attraverserà il cielo passando di vetta in vetta, da città e borghi montani tra i luoghi da Dante citati o visitati, per commemorare la sua vita e l’opera nella data del suo trapasso. L’evento è progettato e proposto dall’Archeoclub ApuoLigure dell’Appennino Tosco Emiliano ed è condiviso e patrocinato da 26 Comuni delle province di Lucca, La Spezia, Massa Carrara, Parma e Reggio Emilia, patrocinato dalla Regione Toscana e dal Parco dell’Appennino Tosco Emiliano. Collaborano 25 associazioni. Con un dispaccio ottico verso i luoghi citati da Dante nella Divina Commedia, il messaggio di fuoco in uso anche ai tempi del Sommo Poeta, sarà trasmesso per mezzo delle torce alle 21 dalla Pania della Croce nel Comune di Stazzema indirizzato a Luni, poi ad Ameglia e Lerici per toccare Portovenere, Vezzano Ligure, S.Stefano Magra, Castelnuovo Magra al Castello dei Vescovi di Luni. Come nel Medioevo un bagliore attraverserà l’Appennino illuminando castelli, borghi e monti sino a Calice al Cornoviglio, Rocchetta Vara, Podenzana, Aulla, Tresana- Giovagallo. I lampi prenderanno la strada per Mulazzo alla Torre di Dante, al Malnido di Villafranca, poi Bagnone, Pontremoli, Berceto, Corniglio, Castelnuovo Monti, Bismantova e poi al Castello di Rossena a Canossa. Dante, viene celebrato con l’invio in alfabeto morse dell’iniziale del suo nome: la lettera “D“, un trattino e due punti diventano un lancio torciero di durata più lunga e due brevi. "Il fine dell’evento è la celebrazione dantesca con il passaggio dei segnali luminosi sui luoghi citati dal poeta nella Divina Commedia - spiega la presidente dell’Archeoclub promotore Angelina Magnotta - Lo spirito di Dante è simboleggiato dal segnale di luce inviato dai passi montani lungo la viabilità romana e medioevale per rinnovare quella forma di protezione civile, antica e presumibilmente arcaica, che prevedeva il passaggio di un segnale visivo capace di annullare le distanze e di indicare di solito un pericolo imminente in modo che la popolazione potesse premunirsi in tempo reale. La valenza storica del progetto è evidente, ma anche sotto il profilo etnoantropologico, per sottolineare la solidarietà tra le popolazioni liguri, toscane ed emiliane che, seppur distanti tra loro, rinsaldavano la comune appartenenza al vasto territorio". Sotto il Campanone alle 21, l’Archeoclub, con l’Associazione Compagnia del Piagnaro, con il gruppo di danze medievali, con il Centro teatro Pontremoli, grazie all’uso esclusivo di piazza della Repubblica messa a disposizione dal sindaco Jacopo Ferri, si celebra il Poeta con la recita di tre passi della Commedia letti dalla regista del Centro teatro Pontremoli, Monica Rosa.
Natalino Benacci