REDAZIONE MASSA CARRARA

Fanghi e cure termali ad alta quota "Benefici per il sistema immunitario"

Riparte l’attività delle Terme di Montelungo. Ferrari: "Si possono erogare fino a 200 prestazioni al giorno"

Le Terme di Montelungo da due settimane hanno riaperto i battenti dopo la pausa invernale. Il declinare della pandemia ha riportato i pazienti a utilizzare le cure e i trattamenti del centro termale pontremolese, con le sue acque che rinforzano le funzioni immunitarie. Attraversato dalla statale della Cisa, Montelungo è un paesino a 830 metri di quota ricco di risorse naturali: aria buona, ma anche bagni, fanghi, inalazioni e bevute salutari con le acque sulfuree e oligominerali. Fu fondato dai Benedettini sul percorso della Via Francigena. La Fonte della Virtù, che nasce sopra Montelungo, assicura un’acqua termale altamente diuretica, indicata per la cura delle calcolosi. Ma l’impianto termale offre anche le acque sulfuree di Cavezzana d’Antena, piccolo borgo poco distante, ora pompate sino a Montelungo: sempre riconosciute le loro proprietà curative, regolatrici dell’acidità intestinale, indicate per ferite, eczemi, psoriasi, e cosmetiche.

"Le prenotazioni per i trattamenti, che possono essere prescritti dai medici di famiglia in regime convenzionale col sistema sanitario, sono aperte e la struttura ha iniziato a lavorare erogando tutti i servizi terapeutici - spiega il dottor Lorenzo Ferrari, direttore dello stabilimento –. Nell’impianto sono funzionanti modernissimi inalatori, poi ci sono locali per i bagni e i fanghi con le acque sulfuree. Potrebbero essere erogate fino a 200 prestazioni al giorno". Il medico è ottimista sul futuro dei piccoli impianti termali. "Il nostro bacino d’utenza – spiega il direttore sanitario – si allarga a tutta la Lunigiana, ma le nostre terme sono attrattive anche per il vicino territorio ligure. Qui c’è la possibili di espletare cure importanti soprattutto preventive. In periodo pre-Covid il centro termale è stato un punto di riferimento soprattutto per gli anziani che arrivavano con pullman organizzati dai Comuni della Lunigiana".

Fiore all’occhiello è l’acqua sulfurea adatta per curare le affezioni dell’apparato respiratorio come sinusiti e laringotracheiti. Le acque “maturano” dentro i fanghi che ne assorbono le caratteristiche e possono curare patologie osteoarticolari come artriti, periartriti, soprattutto nelle forme croniche. Raggiungono una temperatura fino a 46 gradi e nel tempo hanno benefici antinfiammatori. Trattamenti utili anche per i problemi dermatologici come psoriasi e dermatite atopica. Poi ci sono le acque da bere della sorgente di Montelungo, indicate per le malattie renali e dell’apparato urinario. Negli anni Sessanta gli automobilisti sulla Cisa si fermavano a cambiare l’acqua nel radiatore perché eliminava il calcio.

Natalino Benacci