Fallimenti, aste e lunghe battaglie in tribunale

Nelle strategie mancate o fallite del territorio ci sono spazi rimasti inutilizzati, che derivano da accordi con il privato o società partecipate. Fallimenti che ad anni di distanza passano ancora dalle aule del tribunale per trovare un nuovo destino. Prendiamo ErreErre: un grande capannone vuoto di fianco al Cermec a 10 anni dal tentativo di dare gambe a un impianto di bricchettaggio. L’immobile è di nuovo all’asta: prezzo base 1.331.621 euro, offerta minima 998.716 euro. Oggi si spera nel progetto da oltre 7 milioni per realizzare una piattaforma automatizzata di selezione di carta e multimateriale per tutta la Toscana Nord presentato da Cermec ma RetiAmbiente deve presentare un’offerta per acquisire il capannone.

All’imbocco del ponte sull’Aurelia lato Massa c’è invece l’incompiuto Borgo Ducale. Un sogno che da perizia di marzo una volta completato varrebbe circa 18 milioni di euro. Ma per ora c’è ben poco: gettate di cemento armato con ferri arrugginiti che spuntano ovunque. Avrebbero dovuto sorgere appartamenti e attività commerciali, opere di urbanizzazione e compensazione da offrire al Comune a cantieri conclusi come parcheggi, piazze e passeggiate lungo fiume. Oggi l’area è di nuovo all’asta per meno di 2 milioni, offerta minima 1.458.450 euro.

All’asta è tornato pure l’ex deposito Cat di via Catagnina, concordato del 2013: complesso industriale formato da 8 immobili con destinazioni diverse (officine, deposito, magazzino e zona lavaggio, locali tecnici, area di rifornimento carburante, aree di servizio coperte, uffici, spogliatoi e servizi), terreno pertinenziale destinato a viabilità, spazi di manovra e parcheggi. In vendita a 4 milioni di euro, offerta minima 3 milioni.