
Esperti escursionisti percorrono la leggendaria Via Vandelli da Modena a Massa
Un tuffo nel passato, tra prati immacolati, muri a secco e di tornanti panoramici da lasciare senza fiato per le bellezze naturali che rivelano. Lunghe distese di campi in fiore e pareti maestose di marmo bianco. Una lunga strada sterrata avvolta tra le montagne austere, che mettono soggezione. Difficile descrivere le emozioni che può suscitare un percorso come la via Vandelli, l’antica strada commerciale e militare realizzata a metà del XVIII secolo per collegare Modena con Massa. Metà annuale di molti appassionati del trekking, la madre di tutte le strade, voluta dal duca Francesco III d’Este, ha visto in questi giorni la presenza di quattro esperti escursionisti, provenienti da Reggio Emilia per vivere a pieno questa strada leggendaria. Fulvio Torreggiani del Cai Scandiano, Bruna Pincelli del Cai Reggio Emilia (figlia dell’alpinista Olinto Pincelli), Rossana Lanaro e Luigi Bedeschi sono partiti da Serramazzoni (Modena) lunedì scorso e sono arrivati in piazza Aranci ieri all’ora di pranzo. Sei tappe in totale per un percorso complessivo di 130 chilometri circa. L’ultima, prima di scendere in città, al rifugio Conti, dove hanno trascorso la notte tra venerdì e sabato. Il percorso ha visto l’arrivo lunedì sera a Pavullo, poi a La Santona martedì, San Pellegrino mercoledì, Poggio il giorno dopo, Campaniletti venerdì sera, per concludere poi con Massa centro ieri, all’ombra di palazzo Ducale. Gli esperti hanno percorso in media 20 chilometri al giorno.
"Uno spettacolo davvero unico – ha commentato Torreggiani –. Va detto però che non è una strada molto facile, bisogna essere allenati. Abbiamo trovato difficoltà con la segnaletica nella prima parte del percorso, arrivando verso Massa invece abbiamo notato che è tenuta bene e che è molto facile destreggiarsi. Un’esperienza che mi sento di suggerire a tutti. Un must per gli appassionati di montagna".