Erosione, il dossier fotografico I Paladini all’attacco del porto "Il tempo è scaduto: ora le carte"

La mostra presentata al bagno Europa mostra un secolo di avanzamento del mare che si ’mangia’ la spiaggia

Erosione, il dossier fotografico  I Paladini all’attacco del porto  "Il tempo è scaduto: ora le carte"

Erosione, il dossier fotografico I Paladini all’attacco del porto "Il tempo è scaduto: ora le carte"

L’erosione resta un tema scottante anche durante il compleanno dei Paladini Apuoversiliesi. Quale altra location se non uno stabilimento balneare per chi sta difendendo a spada tratta il litorale dalla ferita erosione. Al Bagno Europa dei Ronchi c’erano quasi 100 persone per festeggiare la 24esima candelina. Con Itala Tenerani, presidente del Consorzio riviera apuana e Martino Barberi, presidente Unione proprietari bagni di Forte de Marmi, camping, in testa Matteo Tarabella, presidente di Ageparc, albergatori con Paolo Corchia, presidente albergatori di Forte dei Marmi, vicepresidente nazionale di Federalberghi e consigliere fondatore dei Paladini, soci, dalla Partaccia, sino a Forte dei Marmi, sostenitori, come Amici dei Ronchi con il presidente Luigi Marzotto Caotorta, poi alcuni ospiti al primo incontro con l’associazione. Presenti anche il professor Mauro Rosi e Giovanni Sarti di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, Michele Pellegrini, presidente del Consiglio comunale di Forte dei Marmi e il consigliere Regionale Giacomo Bugliani. Ben 60 immagini a partire dal 1900 che mettevano a confronto la situazione ieri e oggi, dallo spazio antistante il mare di Bondano del 1936 e del niente che rimane, dal litorale infinito dei Ronchi negli anni ’60 alla sofferenza attuale, dove quando arriva una mareggiata rimangono forse 5 file di ombrelloni.

"Poi – scrivono i Paladini– le immagini delle ipotesi di ampliamento del porto del 2001, bocciato dal ministero dell’Ambiente, con l’allora ministro Matteoli, del 2015 enorme, sul quale i Paladini si mossero per sensibilizzare Il governatore Rossi e il sindaco Zubbani, poi l’ipotesi dell’attuale nuovo piano regolatore di cui tuttora non si hanno i disegni, ma si sa dal presidente dell’Autorità portuale Mario Sommariva che comprende 50mila metri quadri di lavori, una nuova banchina, l’allargamento di un’altra, il prolungamento della diga foranea, il raddoppio del piazzale Città di Massa, un pennello al Carrione, dove c’è un rischio idrogeologico elevatissimo, viste anche le quattro alluvioni succedutesi, l’ultima 2014 devastante".

"Erosione che va mitigata subito – ha detto Orietta Colacicco, presidente dei Paladini –, perché è compromessa tutta la catena del turismo balneare fatta di bagni, alberghi, ristoranti, esercizi commerciali, che conta 100mila persone sulla costa, considerando anche il grande indotto di artigiani coinvolto. Noi attendiamo la pubblicazione delle 500 pagine dichiarate da Sommariva, relative al Piano regolatore del porto, che è sottoposto a Valutazione ambientale strategica. Il Professor Mauro Rosi dell’università di Pisa ha ribadito ancora una volta che è necessario un ripascicimento strutturale che consiste nel portare la sabbia dalle zone di accumulo come a Pietrasanta e riportarle nelle zone in erosione, ma è necessario raccogliere più dati possibili ha aggiunto il professor Giovanni Sarti, sedimentologo dell’Univesità di Pisa e continuare a studiare.