ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Equi Terme, il tribunale decide: ad Arena meno di 20mila euro

Per chiudere l’esproprio delle aree delle Grotte, il Comune di Fivizzano spende molto meno di quanto chiedeva il noto speleologo

Le Grotte di Equi sono visitate ogni anno da centinaia di persone

Fivizzano (Massa e Carrara), 24 settembre 2016 - LA CORTE d’Appello presso il Tribunale di Genova ha stabilito che il Comune di Fivizzano deve pagare, a titolo d’esproprio, a Pietro Arenas, 18.591,32 euro. Giunge così, forse, a definizione una battaglia legale che dura da anni. Facciamo un minimo di storia. Arena, noto speleologo, già dal 1977 aveva effettuato nel complesso naturalistico delle sorgenti del fiume Lucido, ad Equi Terme, una serie di ricerche per capire le caratteristiche del complesso carsico sottostante e la possibilità di sfruttamento turistico del sito. Il 15 giugno 2005 aveva perfezionato l’acquisto del terreno che costituisce il tramite per accedere al complesso naturale delle Grotte ,divenendone il legittimo proprietario.

Malgrado l’opposizione dello speleologo, il comune, con determinazione del 3 agosto 2005, espropriava l’area di 12.803 metri quadri per un’importo di euro 13.197,10. Una somma non condivisa dal proprietario. Partiva la procedura arbitrale ma il procedimento finiva con la conferma, da parte del collegio dei periti (la maggioranza dei membri) dell’indennità stabilita dal Comune. Allora Arena proponeva opposizione alla stima contestando oltre a una serie di fattori di vario genere, la quantificazione dell’indennità dell’esproprio ,chiedendo che la Corte annullasse gli atti del procedimento arbitrale e procedesse a determinare un nuovo valore del fondo che a suo dire andava quantificato in 3 milioni e 264mila euro oltre a 12 milioni per lo sfruttamento della sorgente sita nella proprietà. Dopo una serie di perizie, sopraluoghi e udienze, la Corte d’Appello, considerato che «il terreno in oggetto è sostanzialmente non edificabile, in zona agricola di particolare valore paesaggistico che deve restare nel suo assetto naturale e giudicando di nessun rilievo il fatto che sul fondo vi fosse una sorgente perché si tratta di un’elemento del tutto estraneo al diritto di superficie di cui Arena era titolare» ha sentenziato che il valore da liquidare a Pietro Arena da parte del Comune di Fivizzano ammonta ad 18.591 euro, più gli interessi di legge. Le spese di giudizio sono compensate: ognuno paga la sua parte.

«Abbiamo già provveduto – dice il sindaco Paolo Grassi – a pagare l’importo stabilito dalla Corte d’Appello di Genova. Faccio notare come, con una congrua cifra, il Comune di Fivizzano sia divenuto proprietario, nell’interesse della collettività, di una realtà naturalistica-ambientale sfruttata a livello turistico, che ovunque ci invidiano». A proposito. La sentenza è la numero 515/2016, del 4 Maggio 2016.