
di Cristina Lorenzi
E’ appena alla fase progettuale e già arrivano i primi maldipancia. Il nuovo impianto di biodigestore del Cermec, di cui si parla da circa un anno ed è, dopo la gara, adesso nella fase progettuale, sta scaldando gli animi degli amanti del verde e dell’aria pulita. Già ci sono i primi timori su "quanti camion attraverseranno il nostro territorio, dal momento che il nuovo impianto potrà raccogliere i rifiuti da tutta la Toscana". Getta acqua sul fuoco l’amministratore unico del Cermec, Alessio Ciacci, il quale dichiara chiaramente di cadere dalle nuvole. Il nuovo impianto, lo ricordiamo, prevede, con un investimento di oltre 26 milioni di euro, la realizzazione di un biodigestore che trasforma i rifiuti organici in gas.
Un progetto in due step, una parte è il compostaggio, un impianto aerobico per il trattamento dei rifiuti organici e del verde con una potenzialità di 60mila tonnellate annue, e il progetto di biometano che con 90mila tonnellate consente la digestione anaerobica dell’organico e la produzione e la vendita del biogas e dell’anidride carbonica. Così in rete avremo, oltre al metano fossile, il gas del biodigestore che sarà venduto alla Snam, e sul mercato anidride carbonica per i suoi svariati impieghi industriali. Non solo, il nuovo impianto raccoglierà meno rifiuti rispetto al conferimento attuale.
Cifre alla mano Ciacci spiega che "le attuali 140mila tonnellate annue che arrivano anche da fuori regione, oltre che dalle province di Lucca e Firenze nell’impianto di via Longobarda, saranno ridotte, secondo il piano industriale, a 60mila. Mi stupiscono gli attacchi di qualche abitante, dal momento che tutte le sigle ambientaliste non solo salutano con soddisfazione l’idea del biodigestore, ma la sollecitano in tutte le realtà. Si tratta di energia pulita che elimina anche eventuali miasmi poiché tutto è chiuso e non sono previste emissioni".
Anche per quanto riguarda il temuto aumento dei tir che potrebbero avvelenare l’aria delle zone limitrofe, Ciacci spiega che non è previsto alcun aumento e il timore è del tutto infondato. "Con il nuovo progetto – ha spiegato Ciacci – eviteremo di importare rifiuti da Firenze, Lucca e fuori regione, ma qui arriveranno soltanto quelli dell’Ato costa. Si tratta di un progetto di economia circolare che trae energia dai rifiuti senza inquinare. Mi domando cosa si possa temere. Invito tutti coloro che hanno dubbi a confrontarsi con noi. Il Cermec è aperto a chiunque voglia a venire a verificare progetti e schede per capire come tutto sia sostenibile e pulito". Per quanto riguarda un eventuale via vai di camion, è stato calcolato che da fuori saranno conferite 20mila tonnellate l’anno. Considerato che un tir trasporta circa 20 tonnellate, si tratterebbe di 3 camion al giorno "che certo non giustificano alcun timore. Il nuovo impianto è sicuramente meno impattante – spiega Ciacci – e realizza quell’economia circolare che tutti ricerchiamo e che tutti i governi auspicano".