Emergenza, gestione bocciata "Difficoltà nelle comunicazioni"

Un vertice convocato dal prefetto Guido Aprea per verificare l’efficacia della macchina di protezione civile. Ritardo negli interventi delle società di gestione dei servizi: "Complicato il confronto coi vertici delle aziende"

Migration

di Francesco Scolaro

La provincia apuana sulla gestione delle emergenze è stata rimandata a settembre: entro la fine del prossimo mese il prefetto, Guido Aprea, vuole un territorio pronto a superare l’esame delle calamità naturali e la prova scritta è ora nelle mani delle istituzioni che ieri mattina sono state convocate nella sede della Prefettura a Palazzo Ducale. “A rapporto” i sindaci di Massa, Carrara, Montignoso, Comano e Fivizzano anche per l’Unione della Lunigiana, il presidente della Provincia, il comandante provinciale dei vigili del fuoco. Con loro anche i rappresentanti dei gestori dei servizi, a partire da Enel e Gaia. Al di là del disastro, con migliaia di piante cadute, strutture e tetti divelti, cavi tranciati, c’è un aspetto che più di altri ha reso l’emergenza intollerabile: la mancanza di comunicazione con i vertici regionali e nazionali delle società che gestiscono i servizi, in particolare Enel e Telecom.

Impossibile coordinare gli interventi, stabilire in maniera sinergica gli interventi prioritari. Come in un domino, i disservizi si sono alimentati gli uni con gli altri, a cascata, fino a lasciare intere frazioni e migliaia di persone senz’acqua per circa 72 ore. Inaccettabile in una condizione di emergenza considerata a livello ‘intermedio’, in cui non è stato necessario attivare la Sala operativa provinciale integrata, sotto il coordinamento diretto della Prefettura. Quindi se quel che non ha funzionato è la comunicazione fra istituzioni e fra gestori dei servizi, è qui che bisogna lavorare.

Un protocollo operativo, o meglio un vademecum di base, per gestire meglio emergenze simili e riuscire ad avere un riscontro con le società che devono garantire i servizi essenziali. Stilare questo documento da consegnare al Prefetto a settembre spetterà al comandante dei vigili del fuoco, come sottolineano il sindaco di Massa, Francesco Persiani, e il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti. Poi sarà sottoposto ai gestori dei servizi, Enel e Telecom in particolare.

"Tutti hanno cercato di dare il meglio – evidenzia Persiani – non è un processo a nessuno ma impariamo da quanto accaduto perché la comunicazione è stata carente. I sindaci e la stessa Prefettura hanno faticato a comunicare con i vertici delle aziende dei servizi. Un conto è Gaia, che è una partecipata, ma con Enel e Telecom non siamo riusciti a interfacciarci con i vertici". Come ha influito sulla gestione dell’emergenza? "I gestori non potevano derogare ai protocolli operativi che mettono in atto – prosegue Persiani – perché non riuscivamo a parlare con i vertici aziendali. Procedevano in base ai loro schemi. In futuro dobbiamo codificare un sistema di comunicazione e una strategia da attuare per migliorare gli interventi in caso di eventi simili, che auspichiamo non si verifichino".

"Ringraziamo il Prefetto per l’iniziativa che servirà a migliorare i rapporti con i gestori dei servizi in caso di emergenza – dice ancora Lorenzetti -. Questo protocollo sarà essenziale quando ci si troverà in una crisi che non richiederà l’attivazione del coordinamento della Prefettura con la Sala operativa integrata. E’ evidente che per un territorio è una priorità che l’acqua arrivi ai cittadini: l’acquedotto non può funzionare senza corrente elettrica e senza pompe e lì bisognava intervenire subito. E’ mancata l’interlocuzione con la dirigenzia delle aziende dei servizi, chi deve decidere le priorità deve farlo con i sindaci dei territori e i vigili del fuoco".