Ecco l’identikit del perfetto “junk food“

Per usare una domanda retorica, in tanti sembrano chiedersi “Perche’ mangiare bene quando invece puoi mangiare male?“

Negli ultimi anni il consumo di cibo spazzatura è aumentato esponenzialmente. Si tratta di un nuovo stile di vita oppure di una moda passeggera? E’ difficile dare una definizione univoca di cibo spazzatura; “Junk food“ è un’espressione popolare in lingua inglese che indentifica alimenti ricchi di sale, zuccheri, grassi e soprattutto poveri di vitamine, fibre e proteine. Tale termine non ha una vera e propria connotazione medica e comprende tutti quegli alimenti che generalmente “i bambini e gli adulti devono evitare”. Ma questa purtroppo è solamenteteoria.

Ed è davvero un classico: mangi la prima patatina e non riesci più a fermarti e, senza accorgertene, ti ritrovi alla fine del pacchetto pensando che fine abbiano fatto. Ma davvero ci piacciono così tanto? Effettivamente, se ci pensiamo bene, non hanno proprio un gran gusto: sono soprattutto salate e con una consistenza croccante. Ma del sapore genuino della patata non c’è nemmeno l’ombra. Il segreto del loro grandissimo successo risiede quindi nel “Food Design”. La traduzione letterale parla chiaro: progettazione del cibo. Si tratta infatti di un vero e proprio metodo di progettazione degli alimenti, con lo scopo di creare effetti fisici e soprattutto psicologici nei consumatori. La loro struttura così allettante e i loro colori così sgargianti incitano l’ignaro acquirente al consumo. Tanto per capirci: è tutto studiato da grandi esperti del settore.

È stato poi dimostrato che questi alimenti sono capaci di provocare un forte rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che si attiva con il piacere, tanto da diventare sostanze dopanti al pari di uno stupefacente. Recenti studi hanno verificato che il cibo spazzatura non solo ci fa ingrassare ma rallenta anche il nostro metabolismo, esponendoci a problematiche molto serie e croniche. La rivista scientifica americana Circulation ha stimato che mangiare anche solo una volta a settimana cibo spazzatura fa aumentare del 20% il rischio di morire per malattie cardiocircolatorie; se si mangiasse cibo spazzatura per duetre volte a settimana invece il rischio salirebbe al 50%. Alte concentrazioni di zuccheri all’interno del sangue possono portare invece all’insorgere del diabete e il continuo consumo di alimenti ad alta densità calorica (come hamburger, patatine fritte e dolci) danneggiano gravemente il fegato e danneggiano irrimediabilmente il nostro stomaco.

Infine è stato ampiamente dimostrato che il consumo prolungato di questi cibi riduce la capacità di concentrazione e ci fa sentire più affaticati. Già nel 1800 il filosofo tedesco Feuerbache sosteneva che “siamo ciò che mangiamo”: un’alimentazione sana, ricca di vitamine, proteine