Ecco dove la spiaggia è tornata. "Quella barriera in mare funziona"

L’esperimento della Provincia del 2010 sta dando i suoi frutti. Ogni anno all’altezza della Conca d’Oro 3-5 metri in più

Marina di Massa, 11 aprile 2024 – La soluzione all’erosione della costa forse c’è. Lo dimostra un progetto della Provincia, messo in atto nel 2010, che ad oggi sembra dare buoni risultati. Circa 220 metri di fronte mare, dal fiume Frigido fino alla spiaggia libera di piazza Bad Kissingen a Marina di Massa. Sono state installate scogliere sommerse parallele alla battigia "che ogni hanno ci restituiscono dai 3 ai 5 metri di spiaggia", spiega la titolare del Bagno Nuovo Lido, e presidente del Consorzio balneari Massa, Itala Tenerani.

Itala Tenerani del Bagno Nuovo Lido, e presidente del Consorzio Balneari Massa, con il bagnino del Miami Fabrizio Pieroni e il titolare della spiaggia dell’Associazione Marinai Franco Migliorini
Itala Tenerani del Bagno Nuovo Lido, e presidente del Consorzio Balneari Massa, con il bagnino del Miami Fabrizio Pieroni e il titolare della spiaggia dell’Associazione Marinai Franco Migliorini

"A noi la vita è cambiata dal 2010 con un’opera che funziona – prosegue – un modello che crea una sorta di vasca, facilmente replicabile, ma che non viene preso in considerazione dagli addetti ai lavori". Si chiamano barriere soffolte, sono strutture, in questo caso scogli, posate e accostate sul fondale marino, lungo una linea continua, parallela al litorale, che hanno lo scopo di dissipare l’energia del moto ondoso, favorire lo scorrimento della sabbia verso la riva e contrastarne il ritorno, in modo da limitare l’erosione delle coste. Nel caso in questione la barriera dista 60 metri dalla battigia "e da quando è stata installata ha creato un insabbiamento di questa parte di costa – dice sempre la presidente del Consorzio –. Io dal 2011 misuro la lunghezza della spiaggia con una cordella metrica e mi rendo conto di quanta sabbia in più si deposita".

A giovare di questo progetto la spiaggia libera di piazza Bad Kissingen, lo stabilimento Conca d’Oro, il Bagno Miami, il Bagno Margherita e la spiaggia dell’Associazione Marinai. "La sabbia viene intercettata e fermata nelle vasche lasciando un ricircolo di acqua evitando che possa stagnare – sottolinea la Tenerani –. Il fondale si è alzato sia all’esterno che all’interno di queste vasche. D’estate qua abbiamo una grande affluenza perché nella costa, a causa dell’erosione, mancano ormai molti posti ombra. Ci sono tratti dove due file di ombrelloni sono già tante. Noi invece con questo abbiamo diversi metri di spiaggia per questo riceviamo tante richieste. Purtroppo, nonostante il successo del progetto, sulla costa si tende ancora a preferire la riprofilatura stagionale, che non è un ripascimento, ma l’aggiunta di massimo 20 metri cubi di sabbia per ogni metro lineare, solo sulla battigia. Poi a giugno con la prima grande mareggiata la sabbia scompare, prima che la stagione decolli".

Fabrizio Pieroni è il bagnino del Bagno Miami, la sua controprova all’aumento di metri di spiaggia è la doccia in riva al mare. "Srotolo ogni anno il tubo per portare l’acqua alla doccia – afferma – e vedo che ogni inizio stagione devo fare delle giunte, di circa 2 metri, questo perché la spiaggia si è allungata. Prima dell’opera mettevo 5 file di ombrelloni, quest’anno ne mettiamo 8 più 2 file di tende. Dalle cabine alla battigia, fino al 2010, si parlava di 50 metri, ora siamo sopra gli 80". Una barriera che salva anche dagli eventi atmosferici avversi. Lo conferma il titolare della concessione della spiaggia dell’Associazione Marinai, Franco Migliorini. "L’ultima mareggiata forte di novembre – dice – ha portato via una parte di questa scogliera. Se non ci fosse stata la barriera, l’acqua sarebbe arrivata fino sulla strada, come successo in altre zone della costa".