E’ morto Riccardo Iardella, Pontecimato in lutto

Lutto a Pontecimato per la prematura scomparsa di Riccardo Iardella, stimato falegname e collaboratore del circolo del quartiere. La sua malattia fulminea ha lasciato amici e familiari sconcertati. Riccardo era una persona solare e un gran lavoratore, sempre disponibile per la famiglia e gli amici. Lascia la moglie Antonella e il figlio Roberto.

Lutto a Pontecimato per la prematura scomparsa di Riccardo Iardella (nella foto), stimato falegname e insostituibile collaboratore del circolo del quartiere gestito dal cognato. Aveva una sessantina d’anni e una terribile malattia scoperta da qualche mese lo ha strappato all’affetto dei suoi cari. Lascia l’amata moglie Antonella Chelotti e il figlio Roberto. I funerali si svolgeranno oggi alle 10 nella chiesa di San Ceccardo. La notizia della scomparsa di Riccardo per tutti ‘Richard’ si è diffusa molto rapidamente a Pontecimato lasciando amici e conoscenti sconcertati. Nessuno poteva pensare che una malattia fulminea lo strappasse all’amore dei suoi cari in meno di sei mesi.

Riccardo era una persona solare, sempre disponibile e un gran lavoratore. Una persona seria su cui sempre fare affidamento, una brava persona che ha sempre pensato alla famiglia. L’amico Mario Alderici lo ricorda proprio per queste sue doti. "Riccardo era una persona straordinaria – ricorda Alderici –, finito il duro lavoro che gli assorbiva tutta la giornata si ritirava al circolo di Pontecimato dall’amata moglie Antonella e dal cognato Ermanno. Riccardo ha tramandato al figlio Roberto la passione per il lavoro del legno.Riccardo era apprezzato in tutta Pontecimato per la sua umanità, la sua cordialità e quel suo sorriso spontaneo, che non aveva perso neppure quando pochi mesi fa gli fu diagnosticato il terribile male per il quale non è più tra noi". Anche gli amici di sempre si uniscono al ricordo di Mario Alderici ricordando quanto Riccardo fosse dedito al lavoro e un apprezzato falegname, in grado di risolvere qualsiasi problema. Uno stimato professionista che, come detto, quando non era al lavoro andava a dare una mano alla moglie e al cognato nel circolo di famiglia, dove tutti lo ricordano con affetto e tante lacrime.