
"E’ grazie a voi se ho vinto il mio tumore"
di Maria Nudi
Dal day ospital oncologico di Carrara arriva un messaggio di speranza, una carezza al cuore di tutti. Ha sconfitto una patologia tumorale nell’anno più terribile per la sanità, il 2020, l’anno della pandemia. E la sua rinascita è stata possibile grazie alla professionalità della sanità apuana: dal medico curante massese al Noa, al day hospital oncologico di Carrara. A raccontare questa storia di speranza, di gratitudine e di buona sanità è lei, la protagonista, Marina V., e la racconta nell’ultima seduta di chemioterapia. Coraggio, grinta e sangue freddo quando è necessario sono caratteristiche personali di Marina V., che indossa la divisa dell’Arma dei carabinieri.
Come e quando ha scoperto di avere “un intruso“ che metteva la sua vita in pericolo?
"Lo ho scoperto per caso a settembre 2020 durante uno screening è emerso qualcosa che andava approfondito. E così è stato fatto ed è in quella occasione che Mario Vatteroni il mio medico curante ha dimostrato tutte le sue capacità di professionista valido professionista valido: il primo di un elenco di professionisti che fanno onore alla sanità per professionalità, competenza, umanità e capacità di organizzare. Reparti che sono eccellenze"
E’stata operata nei tempi giusti?
"Nonostante lo scenario Covid il sistema sanitario ha funzionato. Sono stata operata al Noa da Mirko Lombardi. Cosa dire di un chirurgo come lui? Le parole sarebbero insufficienti. E poi voglio dire che nonostante lo scenario della pandemia nessuno dico nessuno ha trascurato gli altri pazienti"
Poi è stata necessaria la chemioterapia?
"Certo. Sei mesi di chemioterapia che ho fatto al day hospital di Carrara. Oggi (ieri, ndr) mentro parlo con lei sto facendo l’ultima seduta. E sa cosa le dico? Questo reparto mi mancherà, perchè mi sono trovata in un ambiente dove non manca niente dove ogni seduta di chemioterapia era accompagnata oltre che da rigoroso protocollo anticovid, da un abbraccio morale, dal calore delle persone. Il mio oncologo Alfonso Del Freo, lo sento vicino come fosse una persona di famiglia. Il primario Andrea Mambrini ha avuto la capatità di organizzare un reparto modello. Professionisti splendidi sotto tutti i punti di vista. Il reparto, l’organizzazione, il personale infermieristico, tutti ognuno con il suo ruolo, sono la testimonianza di una sanità sana, sana nel periodo difficile come la pandemia che non ha lasciato indietro nessuno. Talento, dedizione, empatia e capacità di organizzare reparti modello: ecco io, nella lotta all’inttruso, ho incontrato tutto questo. E voglio dire grazie a tutti". Marina ha un tono di voce forte e chiaro, incarna i valori etici e morali dell’Arma dei Carabinieri. E per una volta invece di essere lei a prendersi cura degli altri, sono stati gli altri a prendersi cura di lei, a prenderla per mano e sconfiggere l’intruso.
Ha un messaggio anche per i pazienti?
"Certamente. Voglio dire a chi vive la mi stessa esperienza, a chi è in ospedale per altri motivi: sentititevi al sicuro. Nessuno vi trascurerà e nessuno si dimenticherà di esservi accanto non solo con professionalità e competenza. Ma anche con il cuore".