
Due manifesti affissi in solidarietà ai ’compagni’ I membri reclutavano volontari per riaprire il giornale
A poco meno di 24 ore dal blitz ‘Bezmotivny’ della Digos che ha portato all’arresto degli anarchici, sulla porta della tipografia e storico circolo Gogliardo Fiaschi di via Ulivi sono apparsi due comunicati a firma degli anarchici. Sono stati attaccati con il nastro adesivo a quella porta rosso nero che nei colori richiama quelli dell’anarchia. Un foglio è indirizzato alla questura a firma di Salvatore Signore di Lecce, che l’ha indirizzata anche allo stesso questore, dopo aver ricevuto il foglio di via da Carrara per due anni. L’altro foglio, invece, a firma del circolo Gogliardo Fiaschi è un attestato di solidarietà nei confronti dei ‘compagni’ arrestati (cinque sono di Carrara) con capi di imputazione che vanno dalla stampa clandestina all’associazione sovversiva con finalità di terrorismo. Sul foglio c’è anche l’indirizzo del carcere di Spezia per scrivere a Luigi Palli, dove è attualmente detenuto. Ma nel volantino i ‘compagni’ del circolo Fiaschi annunciano anche iniziative di solidarietà ‘rivoluzionarla’ ai compagni: al grido dello slogan anarchico per eccellenza "né Dio, né Stato, né servi né padroni". Mentre Salvatore Signore scrive una serie di accezioni che sono state mosse nei suoi confronti come motivo dell’allontanamento. "Tra i miei precedenti penali leggo che viene riportata una condanna per offese alla religione dello Stato – scrive l’uomo –: l’Italia è per definizione costituzionale e giurisprudenziale un Paese laico, e non una teocrazia e una religione di Stato oggi non esiste più". "Sull’altra questione – prosegue – che io sarei dedito alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica dei minorenni, non solo posso assicurarle – si rivolge al questore – che non la metto in pericolo, ma che spesso lo fanno spesso proprio quegli appartenenti a quella che lei considera la religione di Stato". E sul sito ’Senza motivo’, oltre a solidarizzare con i compagni, è stato pubblicato un comunicato del 4 agosto dove gli anarchici apuani avevano organizzato un incontro il 9 settembre per discutere se far rinascere il giornale cartaceo.