Droga portata in carcere al femminicida

Hanno scelto il rito abbreviato Yassine Erroum, la compagna Martina Pellegrinelli e Tairi Majid che forniva ’fumo’ e cocaina

Pacchi di creme e lozioni al cui interno erano stati nascosti panetti di hashish e cocaina. Era questo l’ingegnoso metodo che Martina Pellegrinelli, 32 anni di Carrara, aveva escogitato per consegnare la droga nel carcere di Villa Andreino al suo compagno Yassine Erroum. Lui, 31 anni, marocchino, è detenuto per l’omicidio della moglie, la 25enne Alessandra Piga, avvenuto il 12 giugno 2021 all’interno dell’abitazione di Castelnuovo Magra dove la coppia viveva assieme al figlio di appena 24 mesi. A fornire la droga da far entrare nel penitenziario sarebbe stato Tairi Majid, nordafricano residente a Carrara. I fatti risalgono al periodo tra il 20 gennaio e il 4 aprile di quest’anno. Proprio il 20 gennaio scorso Yassine Erroum aveva ricevuto in carcere un telefonino. E’ con quello che avrebbe comunicato con la Pellegrinelli che, credendo di non essere monitorata dagli inquirenti, ha pure pubblicato alcune storie del compagno sui social network.

Tutti e tre gli indagati, difesi dall’avvocato di fiducia Riccardo Balatri, ieri hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, potendo così usufruire di un terzo della pena, e compariranno il prossimo 15 novembre davanti al giudice delle indagini preliminari Fabrizio Garofalo.

Anche da dietro le sbarre, Erroum riusciva in qualche modo a comunicare con l’esterno e a fare arrivare le proprie richieste alla compagna che, a sua volta, aveva trovato il modo di esaudirle con quello che pensava fosse un escamotage in grado di eludere qualsiasi controllo. La droga veniva occultata dentro prodotti di igiene personale che venivano consegnati al detenuto.

I movimenti insoliti della ragazza non sono però sfuggiti ai carabinieri della compagnia di Carrara al comando del maggiore Cristiano Marella, che hanno iniziato a seguirne gli spostamenti assieme ai colleghi dell’Arma della Spezia. Scoperto quanto accadeva i carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Alessandra Conforti, sono passati all’azione e hanno fermato la giovane smascherando tutta la macchina organizzativa che aveva allestito.

Massimo Benedetti