Dopo lo "schiaffo pedagogico" la denuncia brogli

Dopo lo "schiaffo pedagogico" la denuncia brogli

Dopo lo "schiaffo pedagogico" la denuncia brogli

C’era chi ipotizzava che quello schiaffo dato all’ex premier Giuseppe Conte lo avrebbe ricompensato in termini di preferenze. Così non è stato. L’intellettuale ed editore Giulio Milani, salito agli onori di cronaca nazionale per lo "schiaffo pedagogico" impartito al leader dei pentastellati a inizio mese, si è fermato a 47 preferenze nella lista di Marco Lenzoni, ’Massa insorge’.

Ma Milani non si arrende e ha annunciato battaglia tramite il suo profilo facebook, millantando presunti brogli elettorali: "Come presidente di Rivoluzione Allegra vi rilascio queste dichiarazioni: siamo pienamente soddisfatti del risultato, abbiamo lasciato una firma indelebile, la nostra lista è stata realizzata in 20 giorni. Ritengo che la situazione ai seggi sia stata qualcosa di vergognosa, una pagliacciata. Sono stati nei seggi, dalle 15 alle 20 e fino all’una di notte, molte sezioni erano in crisi, diversi presidenti di seggio erano completamente allo scuro delle regole per validare il voto, ci sono state gravissime problematiche in questo senso. Schede sparpagliate sul tavolo che tutti toccavano, un manicomio che ha prodotto questa fatica nel comunicare i dati. Molte schede nulla: faremo un esposto in Procura perché possa indagare su quello che è successo negli scrutini. Non sapete che guerra ci hanno fatto per annularci i voti. Ho visto presidenti di seggio così faziosi da annullarci le nostre preferenze. Voi non avete capito che prateria si apre per noi: il 2 per cento in 20 giorni è un risultato importante. Il voto è scippato. Credo ci siano stati dei veri brogli e chiederemo risposte alla manistratura".