Donne ucraine accolte a Marina

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La Croce Rossa ha a Marina di Massa (insieme ad altre due località italiane) uno dei centri più importanti per aiutare gli ucraini in fuga dal loro paese aggredito dalla Russia di Putin. L’ha detto Ignazio Schintu, direttore delle operazioni di emergenza e soccorsi, tracciando un bilancio degli aiuti verso l’Ucraina. Ben 83 missioni (43 dall’Italia e 40 dall’Hub CRI in Romania) di trasporto ed evacuazione di civili fragili, 3.500 tonnellate di aiuti umanitari donati, un hub logistico allestito in Romania per lo stoccaggio degli aiuti, 245 persone vulnerabili evacuate, con un impegno di 169 operatori e 56 mezzi. Sono 176 le persone accolte nei centri di Fenoglio in Piemonte, a Marina di Massa e al Comitato di Trento, 29 i veicoli di soccorso inviati in territorio ucraino per assistenza sanitaria di base. La Croce Rossa Italiana ha annunciato ieri anche il progetto condiviso con la CR Ucraina di costruzione di 116 moduli abitativi provvisori per i quali la CRI ha stanziato 12 milioni provenienti da donazioni. Da notare che sia a Marina di Massa che a Fenoglio e a Trento arrivano soprattutto donne. Per questo la Croce Rossa italiana sta distribuendo kit igienici alle donne rifugiate o richiedenti asilo. E queste donne non vengono dall’Ucraina: vengono anche dai luoghi di frontiera e transito di persone migranti; in pratica da tutti i luoghi di sbarco in cui vengono accolte donne.

Nella foto volontarie della Croce Rossa di Massa

A.Lup.