
Dopo la rapina indagano i carabinieri
Villafranca in Lunigiana, 15 dicembre 2015 - Un perfetto «giallo» in stile noir, con l’autore di un efferato omicidio sparito nel nulla, braccato dalle forze dell’ordine e «avvistato» da più occhi. Si infittisce il mistero sulla presenza in Lunigiana di Mohamed Jella, il 27enne tunisino accusato di aver ucciso a botte la compagna Alessia Della Pia alla periferia di Parma. Subito dopo il nordafricano si è dato alla macchia nel tentativo di sfuggire all’arresto. E sarebbe lui il giovane incrociato nel centro di Villafranca da una giovane donna che poi, la sera stessa, ha visto il volto di Jella alla nota trasmissione «Chi l’ha visto» di Rai 3.
Non ci ha pensato due volte: ha preso il telefono per raccontare quanto aveva visto la mattina vicino a casa. Gli stessi operatori della trasmissione condotta da Federica Sciarelli hanno ritenuto la segnalazione della donna, girandola immediatamente ai carabinieri. Nel giro di poche ore i militari della stazione di Villafranca hanno a loro volta interrogato la donna: ha ripetuto quanto riferito nella telefonata alla trasmissione, in particolare della somiglianza fra la foto di Jella e il giovane dallo sguardo tutt’altro che amichevole incrociato la mattina prima mentre si aggirava con fare sospetto a Villafranca.
Ma una sola segnalazione, benchè considerata attendibile, non basta a certificare la presenza di Mohamed Jella in Lunigiana: i carabinieri hanno preso visione di tutte le telecamere di sorveglianza posizionate in zona, si cerca nelle immagini tracce del suo passaggio. Da quanto emerso, non ha contatti con la numerosa comunità magrebina residente in Lunigiana, composta nella stragrande maggioranza dei casi da famiglie perfettamente integrate col tessuto sociale locale. Da capire quindi il perchè del suo passaggio in una zona a lui sconosciuta: tracce della sua presenza in Italia si trovano infatti a Ferrara, dove era stato anche colpito da un provvedimento di espulsione emesso dal questore della città estense nei confronti di Jella alla fine di una condanna per rapina. La Lunigiana potrebbe però essere solo terra di transito verso il porto di Genova, e da lì, la Tunisia. Tutte ipotesi sulle quali stanno indagando i carabinieri. La raccomandazione ai cittadini è di segnalare al 112 l’eventuale presenza del giovane, senza però rischiare gesti «eroici» per tentare di fermarlo. L’uomo infatti è ritenuto estremanente pericoloso.
Claudio Masseglia