REDAZIONE MASSA CARRARA

"La Don Gnocchi è chiusa: non ci sono medici"

L’Asl spiega così la mancata riapertura della struttura riabilitativa a Fivizzano. "Manca personale disposto a fare i turni di notte"

Il centro Don Gnocchi di Fivizzano (foto di Massimo Pasquali)

Fivizzano (Massa Carrara), 13 ottobre 2021 - Insomma, negli ospedali lunigianesi, e in primis alla “Don Gnocchi“ di Fivizzano, a quanto pare non ci vuole andare a lavorare nessuno. Ed è per questo che la struttura, malgrado le promesse, non ha ancora riaperto i battenti.

A sostenerlo con una nota giunta in redazione ieri pomeriggio è l’Azienda USL Toscana nord ovest. Nel comunicato, redatto dall’ufficio stampa ma chiaramente ispiratadai vertici Asl, si legge che "la riapertura del Don Gnocchi di Fivizzano è importante anche per noi perché in questa fase soprattutto l’attivazione dei posti letto di cure intermedie e di hospice ci permetterebbe di gestire al meglio le dimissioni di pazienti fragili che non necessitano di cure ospedaliere. Gli incontri che si sono svolti con la direzione della struttura riabilitativa e con il sindaco sono sempre stati costruttivi. Il lavoro svolto nei mesi scorsi ha portato alla definizione del numero dei posti letto di cure intermedie, hospice, riabilitazione e per gli stati vegetativi, necessari a coprire il fabbisogno della zona. Resta il fatto - continua l’Asl - che la carenza di personale medico disponibile a coprire i turni notturni è una realtà con la quale purtroppo conviviamo da tempo. Nell’ottica di una fattiva collaborazione con Don Gnocchi – prosegue l’Asl - , abbiamo attivato ogni istituto nella nostra disponibilità per reperire internamente il personale che la Fondazione Don Gnocchi non è riuscita a reclutare. E’ della settimana scorsa il bando che abbiamo diffuso all’interno dell’Azienda per raccogliere la disponibilità di medici dipendenti di medicina interna, geriatria, fisiatria, anestesia e rianimazione, per ricoprire, in attività aggiuntiva, i turni ad oggi scoperti. Ci auguriamo che questa ulteriore azione porti i risultati sperati. Ribadiamo che è nostra intenzione continuare a collaborare con le istituzioni e con la direzione Don Gnocchi per riaprire un servizio così importante per l’intero territorio, sia dal punto di vista sanitario, sia da quello occupazionale. Rimane il fatto che la Don Gnocchi ha un’autonomia di impresa e quindi è giusto che, nell’ambito delle proprie competenze, si faccia carico delle problematiche specifiche".

Resta ora da capire se i vertici della “Don Gnocchi“ la pensano nello stesso modo. E magari qual’è l’opinione sul tema dei lavoratori e delle persone che hanno bisogno di cure.

A.Lup.