Divorzio tra Quiriconi e Forza Italia: "Lascio coordinamento e partito. Resto consigliere a Montignoso"

Alle elezioni in Provincia ha votato FdI. "Mi hanno invitato a dimettermi"

Divorzio tra Quiriconi e Forza Italia: "Lascio coordinamento e partito. Resto consigliere a Montignoso"

Divorzio tra Quiriconi e Forza Italia: "Lascio coordinamento e partito. Resto consigliere a Montignoso"

Il risultato delle ultime elezioni per il consiglio provinciale di Massa Carrara fa già la prima ‘vittima’ politica. Non tanto per il risultato finale quanto perché trattandosi di elezioni di secondo livello, dove a votare vanno solo sindaci e consiglieri eletti nei, si individuano facilmente chi vota contro le direttive di partito. E il... ‘Franco tiratore’ in questo caso è Quiriconi di Montignoso. Storico esponente prima dei Socialisti poi di Forza Italia, Franco Quiriconi (nella foto) è entrato in consiglio comunale come primo dei non eletti, dopo le dimissioni di Manuela Aiazzi, candidata a sindaco della coalizione di centrodestra e rappresentante di Fratelli d’Italia. Alle elezioni provinciali, Quiriconi ha ‘restituito’ il favore e ha deciso di dare una mano al candidato di FdI, Bruno Tenerani. Ma la scelta ha creato forti maldipancia in seno a Forza Italia, tanto da spingere Jacopo Ferri a scrivere in maniera diretta a Quiriconi per chiederne le dimissioni dal coordinamento provinciale di FI.

"Mi ha chiesto di toglierlo dall’imbarazzo politico – evidenzia Quiriconi – ed è quello che farò. Non solo rassegnerò le mie dimissioni dal coordinamento ma mi dimetto anche da Forza Italia, io che sono entrato in FI nel 1994 e sono stato sempre il primo a Montignoso fra i consiglieri eletti". Nel merito del sostegno a Tenerani, Quiriconi non ci vede nulla di male: "Con FdI ho un buon rapporto, mi avevano avvisato al tempo delle dimissioni di Aiazzi e ora mi avevano chiesto una mano che mi sentivo in dovere di ricambiare per la disponibilità che avevano avuto nei miei confronti. A Jacopo Ferri auguro comunque solo il meglio per la sua carriera politica e lavorativa".

E’ una decisione, comunque, che Quiriconi aveva maturato da tempo: "Ero molto disturbato dal comportamento che il partito aveva avuto con l’avvocato Matteo Bertucci. Primo degli eletti di FI a Massa, nominato assessore e subito silurato in maniera subdola, scorretta e indegna per la democrazia per manovre di palazzo di Forza Italia mentre altri ancora restano al loro posto. Io in un partito così non ci sto. E che nessuno venga a chiedermi di dimettermi da consigliere a Montignoso perché va a sbattere contro il muro: i voti che ho preso sono i miei, sin da quando ero nel Partito socialista prendevo da 250 a 300 preferenze". E nel futuro ci sono altri partiti? "Non so ancora, sto valutando".