Disco verde al Moratti-Bonomi. La ’geografia’ del nuovo istituto. Ma il sindacato attende il ricorso

Avrà sede direttiva a Fivizzano, una diversa denominazione e conterà in tutto 721 studenti. Lorenzetti: "Lavoreremo con la Regione per essere preparati ai tagli che sono stati solo spostati".

Disco verde al Moratti-Bonomi. La ’geografia’ del nuovo istituto. Ma il sindacato attende il ricorso

Disco verde al Moratti-Bonomi. La ’geografia’ del nuovo istituto. Ma il sindacato attende il ricorso

Fine iter per il tormentato percorso di approvazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico. Con delibera di giunta del 4 gennaio, la Regione Toscana si è avvalsa della deroga concessa a fine anno dal Milleproroghe, riuscendo a salvare 11 autonomie delle 15 fusioni inizialmente deliberate secondo quanto definito dal contestato decreto interministeriale del 30 giugno. Sono invece 4 gli istituti che in Regione non superano la prova dei numeri e si avviano alle fusioni da settembre: uno di questi, come annunciato, è il comprensivo Bonomi di Fosdinovo con il Moratti di Fivizzano che avrà sede direttiva a Fivizzano, una nuova denominazione Istituto Moratti-Bonomi e conterà 721 alunni complessivi.

Gli accorpamenti degli altri 11 istituti scolastici regionali dei 15 inizialmente individuati con un numero di studenti inferiore a 600, limite ridotto a 400 per gli istituti con sede direttiva in comuni montani, sono rimandati al prossimo anno perché la deroga del Milleproroghe è valevole per il solo 2024/2025. Uno slittamento che non risolve ma sposta il problema, costringendo le conferenze zonali e provinciali per l’educazione e l’istruzione a rifare tutto il lavoro tra un anno, secondo il giudizio di merito che accomuna l’assessore regionale Alessandra Nardini e il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti. Oltretutto, se per l’anno 2024/2025 la deroga assicura il mantenimento di un contingente organico tra dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi di 455 unità, per il 2025/2026 è prevista un’ulteriore riduzione a 452 unità. Fino ad arrivare per il 2026/2027 a un contingente organico regionale di 446 unità. "Lavoreremo con la Regione per essere preparati sui tagli imposti dal decreto interministeriale e che sono stati solo spostati ma non evitati. Rimarrà alta l’attenzione sugli accorpamenti dirigenziali nell’interesse di studenti, personale docente e non docente", commenta il Presidente Lorenzetti. Oltre agli istituti condannati alle fusioni già da settembre, in Provincia si pensa già a quelli del prossimo anno scolastico 2025/2026, che sarebbero il Comprensivo Tifoni di Pontremoli con il Ferrari di Pontremoli, il Comprensivo Malaspina di Massa con il Massa 6, il Liceo scientifico Marconi di Carrara con l’Istituto Istruzione Superiore Zaccagna-Galilei.

Il sindacato Uil scuola resta sul piede di guerra in attesa dell’esito del ricorso presentato il 27 dicembre al Tar contro il decreto sul dimensionamento. Sbagliato accorpare, secondo il segretario Carlo Romanelli, e sbagliato anche il criterio numerico: necessario, invece, valutare le specificità del territorio.

A Fosdinovo, intanto, il Comitato cittadino che si è costituito in vista delle prossime elezioni di primavera, con una nota ha espresso la sua solidarietà alla vicedirigente dell’Istituto Bonomi. Lucia Spadoni si è schierata apertamente contro la sindaca Camilla Bianchi che, a suo dire, avrebbe chinato troppo presto la testa alle regole del dimensionamento che, in provincia, impattano esclusivamente su Fosdinovo.

Michela Carlotti