"Dimissioni di Ciacci, fare chiarezza"

Il consigliere Ferri invita la prima cittadina a riferire in consiglio

Migration

Le dimissioni concordate di Alessio Ciacci ora ex amministratore unico di Cermec non piacciono all’opposizione, in particolare non piacciono al consigliere comunale Cosimo Maria Ferri, che chiede all’amministrazione, nella persona della sindaca Serena Arrighi, di fare chiarezza in consiglio comunale sulla vicenda.

In particolare Ferri chiede alla sindaca di rendere pubbliche le motivazioni di questa scelta, quella che ha portato l’amministratore unico di Cermec a dover concordare le dimissioni. "Apprendiamo dalla stampa delle dimissioni presentate dall’amministratore Alessio Ciacci – scrive Ferri – che a suo dire sono state concordate con i soci, e quindi anche con la sindaca Serena Arrighi. E proprio per questo a maggior ragione vogliamo capire cosa abbia in mente per il futuro di Cermec, anche nei rapporti con Retiambiente. Ci sono passaggi delicati della gestione comunale che la sindaca deve condividere con le opposizioni. Se non lo vuol fare ne prendiamo atto, ma abbiamo il diritto e il dovere di informare la città e di approfondire ogni tematica".

Il consigliere Ferri chiede che si faccia chiarezza anche in rapporto la partita che si sta giocando con Retiambiente: "Non è stata chiarita la ragione di dette impreviste dimissioni e del tutto inaspettate – prosegue Ferri – specialmente in momento come quello attuale in cui l’azienda è impegnata in processi, come quello della modernizzazione dell’impianto, cruciali sia per la sua sopravvivenza sia per una gestione dei rifiuti efficiente e trasparente a vantaggio dei cittadini, in primis della loro salute. Peraltro, nonostante le ripetute richieste, ancora non è stato risposto a che punto sia la trattativa con Retiambiente, per la quale è stata anche deliberata una proroga al contratto di servizi, altrimenti in scadenza. È evidente che la questione meriti maggior attenzione e trasparenza – conclude Ferri – sia per la cittadinanza, che ha diritto di conoscere come vengano utilizzate le risorse pubbliche, sia anche per rispetto degli attuali dipendenti che non hanno alcuna certezza circa il loro futuro".