REDAZIONE MASSA CARRARA

"Difficoltà per prenotare e tempi biblici Noi anziani siamo tagliati fuori dai servizi"

Malumori degli utenti nei confronti del distretto sanitario di Marina e di quello di Avenza. Nel mirino “Zero Code“ e tagli alla sanità

Il distretto sanitario di Marina esiste, ma è come non averlo". Inizia così la segnalazione di Tina Ravenna che dopo avere provato in tutti i modi a raggiungere telefonicamente la struttura di via Firenze, protesta perché nessuno le ha risposto: "Mio cognato aveva una visita programmata ma stava male e dovevo comunicare la sua impossibilità a raggiungere l’ambulatorio, ma tutti i tentativi sono risultati vani", continua la Ravenna. Ma proteste arrivano anche dal distretto di Avenza, dove alcuni anziani lamentano le difficoltà ad accedere al servizio “Zero code“, il nuovo sistema regionale di prenotazione per le analisi del sangue che è entrato in funzione alla fine dello scorso mese di novembre nei punti prelievo di Marina di Massa, Montignoso, via Bassa Tambura, Villette, Avenza e Marina di Carrara.

"Molti di noi anziani non hanno neppure il computer e chi lo possiede lo usa solo per semplici operazioni. Ci hanno detto che possiamo farlo anche dal cellulare, ma noi non siamo tecnologici", affermano con preoccupazione. Nella presentazione del nuovo servizio la Asl garantisce che, almeno nella fase di partenza, chi non riuscirà a prenotare in autonomia (persone fragili e anziani) potrà sempre rivolgersi al personale amministrativo dei punti Cup per un primo supporto, oppure alle associazioni degli anziani presenti sul territorio. Ma proteste arrivano anche dalla preospeadalizzazione del Noa. Per non appesantire il già notevole numero di presenze, è possibile ricorrere al telefono, ma il numero è disponibile dal lunedì al venerdì solo dalle 12 alle 13: troppo poco per fare fronte a tutte le richieste che arrivano, così che nell’ora stabilita è praticamente impossibile trovare la linea libera, mentre al di fuori dell’orario prefissato, nessuno risponde. Cronici poi i biblici tempi di attesa per visite specialistiche: ci vengono segnalate dermatologia e urologia, ma non sono le sole. "Al Cup una volta ci proponevano visite ad Aulla o Pontremoli dopo pochi giorni dalla richiesta, adesso accade anche di sentirci dire che ci sono posti liberi a Lucca o addirittura a Livorno. Ma conoscono i disagi e i costi che dobbiamo sopportare per raggiungere quegli ambulatori?", dice un gruppetto di anziani fermo davanti al distretto di Avenza e che non può neppure disporre di mezzi propri. E non pochi sono quelli che, oltre alla protesta del momento, puntano il dito contro i tagli alla sanità: "Va bene eliminare gli sprechi oppure ottimizzare i servizi. Ma dopo avere massacrato la sanità per decenni, durante la pandemia sembrava che i politici si fossero ravveduti e avessero capito. Invece, passata l’emergenza Covid, quando per mancanza di posti letto veniva deciso di salvare un paziente ogni sette, siamo tornati all’antico, alla vecchia maniera di non fare funzionare il pubblico a vantaggio del privato", si dice ad alta voce davanti ai distretti sanitari. Maurizio Munda