ALESSANDRA POGGI
Cronaca

"Difendiamo chi manifesta. Stop a spese per le armi"

In 250 hanno presidiato il sit in a Marina di Carrara per ribadire il basta alla guerra "Siamo scesi in piazza anche per esprimere solidarietà ai liceali pisani" .

"Difendiamo chi manifesta. Stop a spese per le armi"

"Difendiamo chi manifesta. Stop a spese per le armi"

Oltre 250 le persone che ieri pomeriggio si sono date appuntamento in piazza Ingolstadt a Marina di Carrara per dire "stop al genocidio a Gaza", e più in generale a tutte le guerre. La manifestazione organizzata dall’Accademia apuana della Pace è stata anche l’occasione per esprimere solidarietà agli studenti brutalmente picchiati a Pisa dalle forze dell’ordine, e gridare il "diritto di manifestare". Non solo adulti in piazza Ingolstadt, ma anche giovani e giovanissimi che credono negli ideali pacifisti a sventolare le bandiere arcobaleno della pace. La manifestazione si è svolta in tre tappe. La prima in piazza della Repubblica a Pontremoli, la seconda in piazza Palma a Massa e l’ultima a Marina di Carrara. "L’Italia ripudia la guerra, previene le guerre con azioni diplomatiche che non sappiamo fare, come per esempio l’Ucraina – ha detto Antonella Cappè, già portavoce dell’Accademia apuana della Pace –, perché ci sono le accademie militari ma non si studiano i meccanismi per costruire la pace. In guerre come quella ucraina, palestinese e in quelle africane ci siamo dentro fino al collo. Da circa dieci anni a livello mondiale si registra un aumento per le spese militari. In Italia negli ultimi due anni c’è stato un aumento del 12,5%, ma soprattutto l’industria bellica è quotata in borsa, e dunque si può parlare di complesso militare – industriale – finanziario. Si investe sull’uso delle armi sulle guerre". In piazza a manifestare per dire "stop alle guerre" anche Fabrizio Rocca, un altro veterano della pace, il rappresentante di Cgil all’interno dell’Accademia della Pace. "Siamo soddisfatti della grande adesione alla nostra manifestazione, non ce lo aspettavamo – dice Rocca –. Siamo scesi in piazza anche per esprimere solidarietà ai liceali pisani e ribadire con forza il diritto di manifestare. Non siamo contro la guerra e contro la logica di usare la guerra per ottenere la pace. È assurdo continuare ad investire sulle armi quando mancano i soldi per finanziare la sanità e l’istruzione. Questa non può essere la strada per un futuro di pace dell’umanità. Per l’Italia questo è un fallimento storico – conclude Rocca – con l’articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra". E sempre Cappè ha ricordato alla folla di come tre giorni fa in senato la maggioranza abbia votato "una spesa di 8 miliardi di euro per compare 132 carri armati Leopard dalla Germania – ha detto –. Soldi tolti alla scuola, alla sanità, al lavoro, ma hanno tagliato 400 milioni di euro per le persone disabili dicendo che questi soldi non ci sono. E venerdì sono arrivati anche i manganelli per chi scende in piazza per la pace. Siamo vicini a loro, sempre per la pace, la non violenza, i diritti il disarmo".