Davide Enia conquista il pubblico In 35 da Carrara per ’Italia Brasile’

I ’seguaci’ di Marina Babboni e di Spazio Alber1ca in trasferta per l’attore siciliano

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Hanno sfidato il freddo, le strade gelate: in 35, accompagnati dalla presidente Luciana Ceccarelli e diretti da Marina Babboni, una vita alla direzione degli Animosi e anima di quella cultura cittadina perduta, gli ’allievi’ dell’arte dello spettatore di Spazio Alber1ca di Carrara, sono saliti per non perdersi ’Italia Brasile 3 a 2’, lo spettacolo che il siciliano Davide Enia ha rimesso in scena dopo 20 anni. Fra il pubblico anche l’attrice Elisabetta Salvadori. Emozioni e trepidazione, qualche lacrima e tante risate quando l’attore ha ricordato come eravamo. Era l’Italia del 1982, le prime tv hi tech, i rituali nell’epica partita che portò dritta dritta l’Italia a essere campione del mondo. "Noi siamo il Brasile", il grido di un popolo che, 40 anni dopo, passato da pandemie e guerre, ha bisogno ora come allora di gridare insieme e unito. L’intera cronaca di quegli anni, le speranze, l’esultanza che ha unito l’Italia da Aosta alla Sicilia in un solo grido come non avveniva dalla liberazione dai nazi fascisti. Davide Enia ha saputo raccontare con uno stile dal tragico al comico, ha saputo far ridere e far piangere, ma soprattutto ha ricordato come ancora una volta basti un giullare su un palcoscenico per chi vuole essere preso per mano verso la riflessione, l’analisi della realtà, che l’artista vede con occhi diversi e poi riferisce a noi. Nel piccolo teatro di Bagnone, Davide Enia ha fatto il miracolo e Babboni, che da sempre educa e accompagna nell’esperienza di stare seduti in platea, ha messo in pratica l’arte dello spettatore, quella nicchia di Spazio Alber1ca che, in una città avara di programmazione e assetata di progetti, riesce a fare cultura.

Cristina Lorenzi