REDAZIONE MASSA CARRARA

D’Annunzio battezza la maturità di Musetti

Il campioncino del tennis mondiale ha superato brillantemente gli esami a Cecina. Ora vola più sereno a Londra per Wimbledon

Non c’è stato il bacio accademico (quello è riservato ai laureandi) ma è finita con i complimenti di tutta la commissione. Operazione compiuta per il giovanissimo tennista Lorenzo Musetti, il "terribile e irriverente" ragazzo di Carrara che ieri ha conseguito la maturità, raggiungendo un altro importante traguardo che non lo fa salire nel ranking mondiale (al momento Lorenzo è il numero 61 al mondo) ma che lo aiuta a crescere e che appartiene alla vita di moltissimi ragazzi della sua età. Lorenzo si è presentato davanti al cancello del liceo linguistico "Giuseppe Parini" di Cecina poco prima delle 15, ora fissata per l’esame di maturità che quest’anno, per la seconda volta a causa della emergenza sanitaria, consiste solo in una prova orale che spazia su tutte le materie.

Per una volta Musetti ha vestito gli abiti borghesi, ha lasciato nel fodero racchetta e palline, e ha risposto a tutte le domande che gli venivano fatte, passando con disinvoltura dalla lingua inglese alla francese, si è districato tra il poeta anglosassone Thomas Hardy e Gabriele D’Annunzio, partendo da un elaborato che è stato molto apprezzato. E dopo un’ora (molto meno di una partita di tennis) è uscito, tranquillo e soddisfatto, ancora una volta consapevole di avere fatto solo il proprio dovere.

"Sono contento, ho risposto a tutto" dice Lorenzo che ringrazia tutti gli insegnati che gli sono stati vicino, che hanno compreso le difficoltà di conciliare lo studio con i molti impegni sportivi e che gli hanno consentito di seguire le lezioni. E Musetti ha risposto con senso di responsabilità, dedicando gran parte del proprio tempo libero allo studio, al punto che è stato ammesso all’esame con 54 crediti (la votazione si conoscerà solo ai primi di luglio quando saranno stati esaminati tutti i candidati).

Soddisfatti mamma Sabrina e papà Francesco: "ha vissuto una vigilia tranquilla, in mattinata passeggiava per casa facendosi domande sul programma, dando le risposte. Dobbiamo ringraziare gli insegnanti che con la loro disponibilità hanno consentito a nostro figlio di giocare e studiare". "Alla scuola ci ho sempre tenuto" dice raggiante nonna Maria che nel suo garage lo ha visto iniziare con la pallina contro il muro fin dall’età di cinque anni "ci ho tenuto per i miei figli e ci tenevo anche per mio nipote. Non tanto per il pezzo di carta in sé, ma perché avere una cultura è importante, nella vita è necessario conoscere e saper parlare". E che Musetti sappia parlare, nonostante la giovanissima età, lo ha già dimostrato molte volte, nelle numerose interviste che deve sostenere soprattutto quando la combina grossa, come è accaduto di recente contro il numero uno del ranking mondiale, Novak Djokovic.

Adesso un paio di giorni di riposo e poi in volo, direzione Wimbledon dove a Londra lo attende l’erba per un altro torneo ATP del circuito del grande slam. E poi Lorenzo dovrà nuovamente mettersi a studiare, questa volta per sostenere l’esame della patente, come un diciannovenne qualunque. "ll torneo di Wimbledon è il mio preferito quindi non vedo l’ora di partecipare e ripetere il gran torneo fatto al Roland Garros. E magari cercare di andare più avanti”. Lo ha detto ai microfoni del “Tgr Rai-Toscana” il giovane talento di Carrara. "Con il maestro di tennis Simone Tartarini abbiamo condiviso la mia carriera finora come padre e figlio, quindi credo che questa sia veramente la nostra forza", ha aggiunto Musetti che poi ha spiegato: "Gestire le luci della ribalta non e’ facile. Per fortuna sono sempre stato abituato da ragazzo ad avere parecchi riflettori puntati addosso".

Maurizio Munda