Dall’esercito al docufilm. Il generale Massimo Panizzi sulle imprese di Da Verrazzano

Il militare di Marina protagonista del documentario di Alan Friedman e Giuseppe Pedersolio. Sostituisce Roberto Vannacci nel comando dell’Istituto geografico militare .

Dall’esercito al docufilm. Il generale Massimo Panizzi sulle imprese di Da Verrazzano

Dall’esercito al docufilm. Il generale Massimo Panizzi sulle imprese di Da Verrazzano

Dopo le anteprime a New York e Firenze, il documentario sulla vita dell’esploratore italiano Giovanni Da Verrazzano, con la regia di Giuseppe Pedersoli, è sbarcato martedì scorso sul piccolo schermo. Nel cast su Rai Tre anche il generale carrarese Massimo Panizzi, comandante dell’Istituto geografico militare dell’esercito che racconta le imprese del navigatore che in 58 giorni giunse nel Nuovo mondo.

Il generale Panizzi originario di Marina di Carrara, brillante ex allievo del liceo classico ’Repetti’, ha preso il posto del parigrado Roberto Vannacci a seguito della rimozione di quest’ultimo dopo le dichiarazioni contenute nel suo libro ‘Il mondo al contrario’.

Classe 1963, Panizzi ha ottenuto la maturità classica al liceo classico ’Repetti’ per poi entrare nell’Accademia militare a Modena. Tra i suoi incarichi di comando ci sono l’Iraq e l’Afganistan. Ha poi dato vita al primo battaglione misto italo francese per il quale è stato poi insignito della Legion d’Onore Francese. Conosce molto bene le realtà del mondo militare compresa la logistica e i rapporti con le realtà civili dei territorio. Quindi dal campo allo schermo il passo è stato breve visto il suo ventaglio di esperienze in ambito geografico. ‘Giovanni Da Verrazzano. Dal Rinascimento a New York City’ è stato ideato e scritto da Alan Friedman e Giuseppe Pedersoli – figlio dell’attore Bud Spencer – e racconta la vita dell’esploratore italiano che scoprì per primo la Baia di New York City. Grazie al lavoro dell’archivista fiorentino Marco Calafati prende forma il docufilm che rivela per la prima volta su pellicola i documenti originali riguardanti il prestito di marzo 1523 dalla Banca Gondi, rinvenuti negli archivi della famiglia. Tali atti confermano l’investimento di 700 scudi nella spedizione di Da Verrazzano: questo finanziamento iniziale, insieme alle personali intercessioni di Antonio Gondi, si rivelarono decisive nell’ottenere l’approvazione del viaggio da parte del re di Francia Francesco I.