
David Cappellari, lo chef apuano, alle prese con i suoi apprezzatissimi piatti di alta cucina
Massa, 17 maggio 2015 - Quando cambiare vita dall’oggi al domani è tutta una questione di appetito e di sapori. E’ il caso di chi dallo studio delle tecniche e dei processi di produzione e consumo delle aziende, ha deciso di passare al fuoco dei fornelli. Vestendo i panni dello chef. E il fatto curioso, è che nessuno in famiglia e tra gli amici, mai se lo sarebbe immaginato. Che David Cappellari, una laurea in economia aziendale e un posto di lavoro fisso, improvvisamente appendesse la divisa da impiegato, per passare a quella di responsabile della cucina. E soprattutto, che in breve tempo divenisse un vero artista nell’abbinare gli ingredienti. Ideatore di piatti da «nouvelle cuisine». Tanto che la sua vena culinaria ora è richiesta anche a domicilio. «Una passione nata quasi per caso», come ricorda lo chef de Il Riccio, il ristorante di cui è titolare a Marina di Massa. I primi segnali di una passione sbocciata all’improvviso, tra i fornelli di casa. Quando «stressato da un lavoro che non mi si addiceva, quello di impiegato per un’azienda di distribuzioni di giornali, ho incominciato divertendomi e cucinando per gli amici. Ma anziché – ci tiene a dirlo – dilettarmi nella preparazione di ricette caserecce o tipiche locali, ho optato per una cucina raffinata. E ricercata a partire dagli ingredienti e dai sapori, fin alla presentazione».
Da puro divertimento ad hobby il passo è stato breve. Fino a quei corsi di formazione che lo hanno riportato tra i banchi, per apprendere la nuova professione. «Ma certo più che mai, che questa volta sarebbe stata quella della vita». Da lì a poco l’avvio del ristorante Il Riccio, «dal nome della specie marina» come lui stesso ricorda d’aver scelto. E adesso, dopo i corsi di aggiornamento, le trasferte per far parte degli staff di cucina durante i party, ricevimenti e festeggiamenti di ogni genere in giro per l’Italia, ecco l’ultima chiamata in ordine di novità e di tempo: «My Chef», il cuoco a domicilio. Cappellari, capite le voglie e sfizi di coloro che anziché sedersi al tavolo del ristorante preferiscono la comodità della loro abitazione, mettendo a disposizione la propria cucina, non fa altro che soddisfarli. E loro si preoccupano esclusivamente di imbandire la tavola. «Un’atmosfera del tutto particolare – come la descrive Cappellari – quella che si viene a creare in un contesto per me del tutto nuovo e al tempo stesso molto affascinante». Dove allo chef spesso viene anche chiesto di sedersi a tavola.