Stasera alle 21,30 per il Bajni events summer 2023, si parlerà di liuti. La serata curata da Paolo Pratali, per Atelier7 e Proloco di Bergiola Foscalina, vedrà protagonista il liutaio medievale Enrico Bardellini. La lezione di Bardellini si inserisce nella mostra Capogrossi ancora in corso alla libreria Bajni di Carrara. ‘Il liuto medievale tecniche e storie di costruzione antiche e moderne’ potrebbe essere una serata di iniziazione misterica antica e di simbolismo sapienziale della musica. Tratterà l’argomento Enrico Bardellini, storico delle arti e studioso di musica antica, vecchia conoscenza di Carrara, già docente di storia dell’Arte al Gentileschi e grande inventore di idee trasversali per i suoi amatissimi allievi. Persona affabile e curiosa che dava un vero valore aggiunto all’insegnamento delle arti e della musica intesa come approccio concettuale e di lettura interiore. Bardellini oggi è diventato un ottimo liutaio e produce lui stesso gli strumenti medievali, con cui suona proponendo una musica evoluta, nella memoria incantata del tempo. Il medioevo è importante proprio per la nascita della scrittura moderna e della polifonia, la diffusione della musica profana ed il perfezionamento degli strumenti. Fino al X secolo le melodie gregoriane e le musiche profane erano espresse in un’unica linea melodica e solo in seguito vennero arricchite. Quindi una musica semplice fatta di poche cose che penetra nel profondo della nostra interiorità.
La storia della musica è decisamente particolare e insegna che a volte, le invenzioni del passato non hanno età. È il caso del liuto, uno strumento a corde pizzicate nato nel Medioevo e utilizzato tra ‘500 e ‘600 per suonare ogni tipo di melodia. Sembra una chitarra e in effetti, si può dire che sia il suo antesignano, ma le caratteristiche e il suono sono decisamente diversi. Il significato di liuto è da rintracciare nella sua etimologia: fu portato in Europa dagli Arabi che lo chiamavano al ‘ud, trasformato poi in liuto in Italia, laúd in Spagna e luth in Francia. Uno strumento simile al liuto esisteva già nel periodo dell’antico Egitto, ma per come lo si conosce oggi, appare solamente in seguito in Asia Minore nel VI secolo. È arrivato in Italia intorno all’anno Mille e in Spagna durante il periodo della dominazione araba, ma il suo vero successo è stato durante il Rinascimento, quando è diventato lo strumento ufficiale da suonare a corte. Il liuto medievale è diverso dal liuto rinascimentale, perché come spesso accade, con il passare delle epoche, gli strumenti si modificano e si perfezionano, sia a livello tecnico che a livello estetico. Il liuto rinascimentale presenta infatti 6 ordini di corde, tutti doppi tranne quella più acuta.