FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Così Montignoso cambierà volto Due direttrici per il commercio

Il cuore dell’economia sarà lungo l’Aurelia e il viale Marina, Ekom si allarga. Nuova viabilità a Debbia. Sul fronte edilizio l’obiettivo è recuperare l’esistente. Consentiti consistenti ampliamenti e sopraelevezioni

di Francesco Scolaro

Montignoso si prepara a cambiare pelle e sotto il profilo economico vedrà nell’Aurelia e nel viale Marina le principali direttrici commerciali del territorio. Il Piano operativo comunale (Poc) sta arrivando alle ultime battute dell’iter burocratico e salvo stravolgimenti da parte della Commissione paesaggistica regionale il disegno sembra ormai chiaro. Il consiglio comunale nei giorni scorsi ha approvato le controdeduzioni alle osservazioni relative solo alle parti del Poc riadottate, mettendo un altro tassello a un mosaico che è ormai ben composto. Un Piano che la consigliera Eleonora Petracci ha seguito con attenzione durante lo scorso mandato come assessora all’urbanistica. Un piano che punta a consumare pochissimo suolo, cercando di recuperare il tessuto edilizio esistente e dedica un occhio di riguardo alla montagna perché quella montignosina a differenza di altri territori è viva e ha bisogno di spazi per le tante famiglie che ancora qui abitano e vogliono continuare a farlo.

A che punto è il Poc di Montignoso?

"Gran parte dello strumento è già alla commissione paesaggistica regionale, dove abbiamo fatto due conferenze e altrettanti sopralluoghi da parte della Regione. Qui approderanno anche le parti riadottate le cui controdeduzioni alle osservazioni sono state approvate durante l’ultimo consiglio. Tutto il pacchetto dovrebbe fare un altro passaggio in paesaggistica per poi tornare in consiglio all’approvazione definitiva".

Tempi lunghissimi e iter complesso.

"Sì, peraltro le osservazioni della paesaggistica vanno recepite tale e quali all’interno del Piano urbanistico, non abbiamo margini di scelta, possono anche rivedere tutto il lavoro e non puoi farci niente. Una cosa ingiusta. Un meccanismo farraginoso".

Quali sono alcuni degli aspetti principali del Poc che sta arrivando a fine corsa?

"Prima di tutto, in linea con la legge regionale 65, a Montignoso si farà pochissima nuova edificazione e quel che si potrà fare sarà legato alla perequazione: chi costruisce deve lasciare qualcosa alla città".

Per esempio?

"A Debbia si migliorerà tutta la viabilità. La frazione soffre molto di questo problema. Quindi la nuova edificazione è legata a nuove strade o allargamenti dell’esistente, parcheggi e infrastrutture in genere. Inoltre abbandoniamo la concezione dei vecchi comparti che diventano cattedrali nel deserto".

Si lavora sull’esistente, insomma.

"Sì, consentiremo frazionamenti, sopraelevazioni. Saranno concessi ampliamenti importanti, fino al 30% in pianura e 35% in collina. Chi demolisce e ricostruisce avrà un ampliamento maggiore per migliorare il tessuto edilizio esistente perché la nostra collina è viva e abitata, non si spopola, e dobbiamo dare risposte all’esigenza abitativa senza nuove costruzioni".

Cosa cambia per il tessuto economico e produttivo?

"La zona industriale di Montignoso è ridotta e non si può ampliare, consentiremo frazionamenti. L’Aurelia e viale Marina diventeranno le direttrici del commercio dove è prevista e concessa l’apertura di negozi di vicinato da massimo 300 metri quadrati. L’Ekom si amplierà spostandosi nel parcheggio davanti, no a grandi strutture di vendita. Davanti a Montepepe sorgerà un’area commerciale collegata alla villa Relais Montepepe a cui sarà concessa la possibilità di ampliare con la creazione di un centro wellness in gran parte ipogea, dentro la roccia".

Altri investimenti già previsti?

"Un campeggio nella zona alta, ossia a Santa Croce, e una sosta camper a Cinquale. Due interventi in territori non urbanizzati che sono andati in copianificazione con la Regione e che daranno risposte che mancavano a una parte dell’offerta turistica. Con l’approvazione del Poc, poi, si andrà a elaborare il piano degli alberghi, in cui a oggi prevediamo la possibilità di albergo diffuso al Pasquilio, e il piano dell’arenile".