Con Dante un lampo di luce L’Inferno diventa Paradiso

Un segnale luminoso attraverserà Liguria e Toscana arrivando fino a Ravenna. Appuntamento tra lunedì e martedì. Iniziativa dell’Archeoclub Apuo-Ligure

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di Natalino Benacci

“Peana di luce per Dante“, un bagliore che vince l’oscurità dell’Inferno per arrivare all’abbaglio dell’Empireo. La notte tra il 13 e il 14 settembre, l’Archeoclub Apuo-Ligure celebra il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. Con un telegramma ottico verso i luoghi citati nella Divina Commedia, il messaggio di fuoco in uso ai tempi del sommo poeta, trasmesso per mezzo delle torce alle 21 dalla Pania della Croce nel Comune di Stazzema alla Cava Sermattei sulla Tambura e rinviato alla Cava Bettogli di Carrara. Da qui il segnale luminoso sarà indirizzato a Luni, poi ad Ameglia, Lerici , Portovenere, Vezzano Ligure e Castelnuovo Magra. Come nel Medioevo un bagliore attraverserà l’Appennino illuminando castelli, borghi e monti sino a Calice, Rocchetta Vara, Podenzana, Aulla, Tresana - Giovagallo. I lampi prenderanno la strada per Mulazzo alla Torre di Dante, al Malnido di Villafranca, poi Bagnone, Pontremoli, Berceto, Corniglio, Castelnuovo Monti, Bismantova, Monte S.Pietro, Faenza, Russi con arrivo a Ravenna al sepolcro di Dante, dove Padre Ivo Laurentini della Chiesa di S Francesco custode della tomba, accompagnato da Oliviero Resta presidente dell’Associazione Il Cammino di Dante, riceverà l’ultimo segnale. A Pontremoli l’Archeoclub dell’Appennino Tosco Emiliano organizza la serata dantesca con associazioni e scuole. Gli alunni del Liceo Vescovile reciteranno le terzine del canto XIII dell’Inferno dove il protagonista è Pier delle Vigne, fatto abbacinare probabilmente a Pontremoli da Federico II. Poi toccherà al canto VIII del Purgatorio, che ricorda Corrado Malaspina e i suoi discendenti, infine il canto XXXIII del Paradiso, dove Dante fissa lo sguardo in Dio. Le letture si alterneranno con l’esibizione del Gruppo Danze Storiche, degli sbandieratori della Compagnia del Piagnaro e dei focolieri dell’Associazione Fenici del Fuoco. "Fine dell’evento è la celebrazione dantesca col passaggio dei segnali luminosi sui luoghi citati dal poeta - spiega la presidente dell’Arceoclub Angelina Magnotta -. Lo spirito di Dante aleggia su questo itinerario ed è simboleggiato dal segnale di luce di inviato dai passi montani lungo la viabilità romana e medioevale". Il progetto è stato inserito dal Ministero della Cultura tra i grandi eventi del Settecentenario Dantesco. Patrocinanti le tre regioni Toscana, Liguria ed Emilia Romagna, i comuni del percorso, la Riserva Mab Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano, i Parchi dell’Emilia Centrale, la Fondazione Marmo di Carrara, la Società Dantesca di La Spezia-Sarzana, il Centro Dantesco di Ravenna, il Cai dell’Emilia e della Toscana, la Vab Toscana di Fosdinovo, l’Associazione nazionale Alpini dell’Emilia, le Pro Loco, la Protezione Civile, il Progetto Cantiere della Memoria di La Spezia.