REDAZIONE MASSA CARRARA

Colpita da una pallonata al volto a Massa: trauma cranico

Una donna di 37 anni è stata colpita in pieno volto da un pallone mentre era in piazza con i suoi bambini. È stata portata al pronto soccorso con un lieve trauma cranico. Nonostante il dolore, non ha intenzione di denunciare l'accaduto.

Colpita da una pallonata al volto: trauma cranico

Una pallonata in pieno volto e finisce al pronto soccorso con un lieve trauma cranico, grande spavento per la donna che precisa "non denuncerò l’accaduto". E’ successo sabato pomeriggio a una 37enne di Massa che, mentre era con i suoi due bambini in piazza Aranci, è stata raggiunta da una forte pallonata in faccia che l’ha messa ko. Doveva essere una giornata tranquilla, "mio figlio stava giocando con i pattini e mia figlia con la bici nella zona della fontana coi leoni - racconta - Altri bambini stavano giocando a pallone lì vicino ma nel frattempo io non riuscivo a trovare mio figlio, così mi sono alzata dalla panchina e ho fatto il giro dell’obelisco. Poi l’ho visto e mi sono fermata ma, proprio in quel momento, non ho avuto il tempo di rendermene conto che il pallone mi è arrivato in pieno volto. Per fortuna dietro di me un pilastro mi ha sorretto sennò sarei caduta. Non oso immaginare se al mio posto ci fosse stata una persona anziana". A quel punto i bambini che stavano giocando a calcio si sono subito diretti verso la donna per sincerarsi che stesse bene ma "il dolore era troppo forte, il volto era addormentato, mi sono seduta perché avevo la sensazione di nausea, un senso di confusione, debolezza alle gambe e a preoccuparmi di più la vista offuscata - prosegue - Volevo chiamare l’ambulanza ma essendo sola con i miei figli non sapevo come fare".

Quel viaggio all’ospedale di Massa sarà necessario visto che i sintomi di nausea e forte confusione continuavano a essere presenti. "Mi sono recata al pronto soccorso accompagnata da mio marito, i medici mi hanno fatto la tac alla testa e hanno riscontrato un lieve trauma cranico. Devo stare in auto osservazione due giorni - spiega la donna - Oggi ho un forte dolore alla cervicale, alla mandibola e alla testa ma non sporgerò denuncia". La 37enne specifica che questo accaduto non deve essere l’elemento discriminante al gioco in piazza, anzi deve essere "l’esempio che i ragazzi e bambini hanno la necessità di divertirsi - poi conclude - ma servono spazi adatti".

Patrik Pucciarelli