Cimitero, progetto nel mirino: "Sbagliate le misure dei loculi". Ma il Comune difende il piano

Fosdinovo, botta e risposta tra sindaca e opposizione. L’idea di un falegname

Cimitero, progetto nel mirino: "Sbagliate le misure dei loculi". Ma il Comune difende il piano

Cimitero, progetto nel mirino: "Sbagliate le misure dei loculi". Ma il Comune difende il piano

I cimiteri hanno sempre necessità di nuovi spazi, strutture per costruire nuove tombe e soprattutto loculi per accogliere i feretri delle persone. Una necessità che c’è ovviamente anche a Fosdinovo, in riferimento alla propria struttura comunale, per dare degna sepoltura ai trapassati. Di recente il Comune ha previsto la costruzione di una nuova ’batteria’ di loculi da erigersi nella striscia fra due lunghe file di loculi già esistenti da tempo (ne ha già fatto edificare la base). Ma una persona in visita ai propri defunti, abituata per mestiere ad avere a che fare con metri e centimetri, con un colpo d’occhio ha giudicato la distanza fra le batterie esistenti e quella da erigersi inadeguata per potervi maneggiare e collocare una bara. Così ha scritto all’amministrazione comunale facendo presente la propria "perplessità sulla costruzione di nuovi loculi nel 1° Campo sulla sinistra del cimitero di Fosdinovo per quanto riguarda le misure che, a mio parere, sembrano estremamente risicate…".

Un’osservazione che Guido Dazzi, consigliere d’opposizione di Fosdinovo in Movimento, ha subito trasformato in un’interrogazione presentata alla prima cittadina. "La sindaca Camilla Bianchi - dice Dazzi - mi ha risposto che “ per la realizzazione di una nuova batteria di loculi presso il Cimitero di Fosdinovo non risulta veritiera la sospensione dei lavori: gli stessi sono da intendersi quali due interventi distinti, il primo risultante terminato con la realizzazione della fondazione, il secondo con la fornitura e messa in opera della struttura prefabbricata che sarà completata nell’anno 2024. Si chiarisce che le misure dell’opera consentono le regolari operazioni cimiteriali sia di tumulazione che di estumulazione". Ora, la ’platea’ per i nuovi loculi è già stata fatta "e - spiega Dazzi - sebbene la normativa non preveda distanze minime, di fronte all’evidente inadeguatezza delle misure un amico falegname si è recato da un’agenzia di pompe funebri dove gli è stato confermato che una bara standard è lunga 2 metri e 5 centimetri, la più grande 2,15. Quindi ha costruito un telaio fac simile: ci siamo recati nel cimitero e l’abbiamo posto nello spazio fra la erigenda batteria di loculi e l’altra già esistente. Ebbene, non vi sono gli spazi di accesso ai futuri loculi per collocarvi una bara".

"Visto che al momento è stata fatta solo la base – chiude – consiglio al Comune di rivedere il progetto iniziale fatto per oltre 60 loculi e di concepirlo in altro modo. Per sfruttare comunque quella striscia di terreno non si deve andare oltre i 30 loculi e inoltre l’accesso agli stessi va modificato. Portando avanti il progetto com’è, ci si troverebbe di fronte, al termine di un funerale, all’impossibilità oggettiva di collocare la bara nei ’fornetti’. Una situazione senza dubbio da evitare".

Roberto Oligeri