Cicogna con lo scudetto Pucar vince il titolo mentre nasce il figlio La corsa a Zagabria

Il giocatore si aggiudica la finale di tennistavolo e la moglie partorisce

Cicogna con lo scudetto  Pucar vince il titolo  mentre nasce il figlio  La corsa a Zagabria

Cicogna con lo scudetto Pucar vince il titolo mentre nasce il figlio La corsa a Zagabria

di Maurizio Munda

Mentre è in campo e vince lo scudetto, a centinaia di chilometri diventa padre per la prima volta. Non è una favola ma una pagina di vita, tra affetti, emozioni che lo sport, quello genuino, sa regalare, tra gesto atletico e umanità, quando la vita fa capolino pur tra qualche contrattempo. Tutto è successo domenica, nel corso di gara due della finale scudetto di tennistavolo tra Apuania Carrara e Messina, al palazzetto dello sport di Avenza. Tra i gialloazzurri del direttore sportivo Claudio Volpi c’è anche Tomislav Pucar, giocatore croato di Pola, 199 centimetri, classe 1996, al suo primo anno con la maglia carrarese, ma con un passato da giocatore in Germania e in Russia (fu campione europeo under 21 nel 2017). La moglie è a fine gravidanza a Zagabria, ma anche il campionato è al suo epilogo: è la partita più importante della stagione e Carrara gioca per il suo sesto titolo tricolore. Così, non potendo essere accanto alla moglie, Pucar resta in contatto telefonico con la futura mamma, esegue il riscaldamento e gioca, ma il pensiero è oltre confine dove il suo primogenito sta per venire alla luce. Alle 17 la sfida con i siciliani, Pucar vince la sua prima partita con 3-0 contro Rec Daldosso, non gioca la seconda in programma contro Monteiro perché sul 3-1 l’Apuania ha già conquistato lo scudetto.

Ma la testa è già oltre confine, quindi premiazione, foto di rito e poi via di corsa, direzione Zagabria. Rocambolesco e anche un po’ avventuroso il viaggio di rientro perché Pucar era arrivato a Carrara con il treno.

A quell’ora (ormai è tarda serata) treni in direzione Trieste non ce ne sono davvero (Pucar ha lasciato l’automobile a Monfalcone). Allora è Guglielmo Bellotti, il presidente dell’Apuania, che lo accompagna all’aeroporto di Pisa per noleggiare una autovettura. Incurante dell’ora tarda, Pucar si mette alla guida, in piena notte arriva a Trieste dove all’aeroporto riconsegna l’auto a noleggio, quindi in taxi ritorna verso Monfalcone a recuperare la propria auto e nuovamente via di corsa verso Zagabria dove arriva alle prime luci dell’alba. Intanto il bambino ha fretta ed è già nato, si chiama Andrej e pesa 3200 grammi, ma adesso Pucar lo può abbracciare e coccolare con tutta calma e quando sarà grande potrà raccontargli di un notte magica, vissuta tra un tavolo dove una pallina viaggia veloce colpita da una racchetta, e l’autostrada, un nastro di asfalto lungo oltre 700 chilometri che lo ha portato dal suo Andrej.