
L’addio a Enrico Ferri, indimenticato "sindaco di tutti", è stato celebrato, ieri pomeriggio, nella Cattedrale dal vescovo Giovanni Santucci e da sei sacerdoti con il feretro spoglio sul pavimento davanti all’altare. Un rito religioso "millesimato" per le norme anti Covid che hanno consentito l’ingresso in chiesa di 120 persone adeguatamente distanziate. In prima fila la vedova Lucia Caselli, i figli Camilla, Cosimo, Filippo e Jacopo con le rispettive famiglie e poi altri parenti. Scaglionati nelle panche c’erano il presidente del Tribunale della Spezia Francesco Sorrentino (caro amico e primo successore di Ferri alla pretura pontremolese), i senatori Matteo Renzi (Italia Viva) e Massimo Mallegni (Forza Italia) i sindaci Lucia Baracchini (Pontremoli), Riccardo Ballerini (Casola), Marco Pinelli (Podenzana), Matteo Mastrini ( Tresana), Annalisa Folloni (Filattiera), Claudio Novoa (Mulazzo), Gianluigi Giannetti (Fivizzano), Antonio Maffei (Comano), Renzo Martelloni ( Licciana Nardi), Roberto Valettini (Aulla), Gianni Lorenzetti (Montignoso), i vicesindaci Orazio Orfanotti (Fosdinovo), Daniele Lombardi (Bagnone), Loris Bernardi (Villafranca), Manuel Buttini (Pontremoli) con gli assessori Gian Marco Corchia e Michele Lecchini e i consiglieri Patrizio Bertolini, Gianluca Crocetti, Massimo Lecchini, Elisabetta Sordi, Francesco Mazzoni, Matteo Bola. Poi il presidente del Panathlon Club Aldo Angelini e il segretario del pd provinciale Enzo Manenti. Fuori in piazza Duomo oltre 200 persone hanno ascoltato il rito del celebrante assistito dai sacerdoti Pietro Pratolongo, Antonio Costantino Pietrocola, Mario Arenare, Dario Ravera e Lucio Filippi attraverso gli altoparlanti. le leture iniziali sono state fatte dal notaio Sara Rivieri che ha preceduto brevi ricordi dei nipotini di Ferri. Le " Fra 4 giorni e Natale - ha esordito alla lettura dei vangeli il vescovo Santucci -, occorre tenere conto delle limitazioni della pandemia. Cerchiamo di essere saggi e prudenti nelle nostre scelte". Il tema della riflessione è stato l’episodio evangelico raccontato da San Luca dell’angelo Gabriele che annuncia a Maria la futura maternità di Gesù, per arrivare a concludere che essere credenti significa interrogarci sempre sui comportamenti tenuti. "La nascita di Gesù dalla Vergine Maria non è una verità aggiunta quella dell’Incarnazione - ha proseguito il vescovo - è parte integrante di questo stesso mistero. E la divina condiscendenza, per mezzo della quale viene richiesto il consenso di Maria, perché possa realizzarsi il progetto divino". Non è mancato un ricordo per Enrico Ferri:" L’ho conosciuto un decina d’anni fa quando era già malato, è stata pesante la sofferenza sua della sua famiglia in tutto questo tempo. Vi invito a pregare il Signore per averlo donato alla nostra comunità". Al termine della cerimonia hanno preso la parola il sindaco Lucia Baracchini. "Enrico Ferri è stato si cittadino per scelta e sindaco per amore - ha detto -. Ha trasformato il Comune nella casa di tutti, la porta del suo ufficio era sempre aperta. Era forte, determinato, autorevole e mai autoritario e ha sempre portato le sue numerose cariche di magistrato, parlamentare, ministro e sindaco con dignità e orgoglio. La cittadinanza riconoscente lo ringrazia e lo ricorda muoversi per le strade pensando alle migliorie che avrebbe potuto portare. Amava Pontremoli così tanto da farle dedicare il nome di una nuova stella scoperta nel 2000 che poi è stata inserita nello stemma civico". Si sono succeduti poi gli interventi dei nipoti che hanno ricordato con grande affetto lo scomparso. Anche la figlia Camilla ha ricordato momenti ed episodi della vita del padre. "Si rammaricava sempre che nella nostra Costituzione mancasse il diritto alla felicità, che è previsto invece in quella degli Sati Uniti. Sono stati moltissimi coloro che gli hanno voluto bene e io voglio ringraziare tutte queste persone". Commovente l’intervento del presidente del Tribunale della Spezia Francesco Sorrentino: "Grazie Enrico per l’amicizia e tutte le cose che mi hai insegnato. Era sorprendente la sua capacità di essere vicino alle persone. I ricordi sono tanti a cominciare da quando mi scambiarono per il autista. Sarai sempre il più caro amico".Il Partito Democratico di Pontremoli, i suoi consiglieri comunali e tutto il gruppo Open Pontremoli hanno partecipato al dolore per la perdita di Enrico Ferri. In una nota di Elisabetta Sordi affermano di essere "vicini alla famiglia e in particolare al figlio Jacopo, capogruppo di maggioranza, con il quale condividono l’impegno in Consiglio Comunale. Nei momenti di dolore, dobbiamo stringerci attorno ai nostri valori, riscoprendo il senso di comunità". All’uscita dalla Cattedrale gli amici più cari hanno portato a spalla il feretro sino a Piazza della Repubblica e al palazzo dell’ex Tribunale prima dell’ultimo viaggio al cimitero monumentale.
Natalino Benacci