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Massa, 4 luglio 2017 - PARLARE di calcio con passione, spirito critico e leggerezza. Non è facile, ma ci hanno provato gli ospiti del premio «De Rosa-Colantuoni» in piazza Mercurio. Il giornalista Filippo Grassia, affiancato da Elisa Severi, ha condotto con la consueta maestria e competenza una serata vivacizzata da illustri protagonisti. Riccardo Cucchi, la «voce» di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, è stato sicuramente tra gli interlocutori più apprezzati ed ha risvegliato coi suoi racconti ricordi indelebili nella mente e nelle orecchie degli sportivi. Sempre in ambito giornalistico ha offerto un contributo importante su come stia cambiando il mondo dell’informazione sportiva una figura di spicco come il direttore di Sky Sport Matteo Marani mentre l’ormai abituale «amico» di Massa Carlo Laudisa della Gazzetta dello Sport non ha fatto mancare la sua personale panoramica sul calciomercato. Di arbitri e di Var si è discusso col fischietto pugliese Mimmo Celi, colui che inflisse la prima espulsione in serie A a Mourinho e che farà parte dello staff della Video Assistant Referee.
SPAZIO anche alla vicenda Donnarumma, diventata un vero e proprio «caso» dell’estate calcistica. Una chiave di lettura diversa l’ha fornita il noto procuratore Giovanni Branchini; quello, per intendersi, che portò in Italia Ronaldo «il fenomeno». Secondo lui ci si è soffermati troppo sull’aspetto economico che non ha inciso. E’ piuttosto il progetto sportivo alla base delle titubanze della giovane promessa del Milan. Un punto di vista autorevole e privilegiato lo ha espresso anche Christian Abbiati. L’ex portiere del Milan, diventato team manager dei rossoneri, ha sostituito all’ultimo momento l’amministratore delegato Marco Fassone, costretto a disertare per un impegno improvviso. «La porta aperta per ‘Gigio’ c’è sempre – ha dichiarato Abbiati –. Non è detto che lui vada via. Sono ottimista per un lieto fine». A rappresentare la categoria degli operatori di mercato c’era il fresco direttore sportivo del Cagliari Giovanni Rossi, uno degli artefici del «miracolo» italiano Sassuolo, che oltretutto giocava in casa visto che è della zona. Frizzante anche la partecipazione del vulcanico Michele Fratini, ex dirigente Figc e attuale mediatore, così come apprezzata è stata la presenza femminile di Elisabeth Spina, allenatrice e responsabile di settore giovanile che ha stupito tutto l’anno passato arrivando prima al corso Uefa A davanti ai maschietti. Questa terza edizione del Premio è scivolata via piacevolmente nel ricordo di Mario Colantuoni e Vincenzo De Rosa grazie allo sforzo organizzativo della Evolution Event Sport di Giuseppe Iacopini, coadiuvato da Vittorio Mazzanti, che ha trovato una fattiva collaborazione in alcuni sponsors locali e nell’amministrazione comunale, rappresentata sul palco dall’assessore alle finanze Giovanni Rutili e dal delegato allo sport Gabriele Carioli.