DANIELE ROSI
Cronaca

Celestiale, Un Racconto della Generazione Z di Vincent Van Gogh

Tommaso Gambacorta, in arte Celestiale, ha pubblicato il suo nuovo singolo 'Giallo per Van Gogh' per l'etichetta UniversalIsland Record. Il brano racconta le passioni della generazione Z attraverso le ossessioni di Vincent Van Gogh. Una scelta di genere pop/hyperpop con temi di dipendenza affettiva e amore.

Un racconto della generazione Z visto attraverso le passioni di Vincent Van Gogh. Si potrebbe riassumere così l’idea dietro al brano ‘Giallo per Van Gogh’ scritto dal giovane Tommaso Gambacorta, in arte Celestiale, per l’etichetta UniversalIsland Record e pubblicato da Aurora Dischi. Il brano è ascoltabile su Youtube sulla pagina di Celestiale. Per il ragazzo nato a Carrara nel 2006, non è l’esordio assoluto con un singolo, dato che l’anno scorso era uscito il brano ‘Jeans strappati’ quando ancora il nome d’arte era semplicemente Gambacorta, il suo cognome. Per Tommaso, attualmente studente al quarto anno del liceo linguistico a Marina, la passione per la musica è iniziata come per la maggior parte delle persone della sua età, da bambino, con l’ascolto di musica leggera, che piano piano lo ha poi incanalato nel solco della musica autoriale italiana e del pop.

"Circa tre anni fa avevo iniziato a scrivere qualcosa di mio – racconta Tommaso – ma ciò che ha fatto cambiare tutto, è stato l’incontro con il manager Domenico Giannini di Aurora Dischi. Da quel momento è iniziato un percorso artistico che mi ha spinto a provare la strada della pubblicazione e far conoscere i miei pensieri attraverso la musica. Con la mia musica voglio portare i temi cari alla mia generazione, la cosiddetta generazione Z, e raccontare storie e sensazioni". Ed è proprio quello che è contenuto nel testo del nuovo singolo ‘Giallo per Van Gogh’, con temi che spaziano dalla dipendenza affettiva e quindi all’amore, a riflessioni sulle passioni dei ragazzi di oggi e il loro modo di pensare. "Avevo letto un articolo in cui si parlava dell’ossessione di Vincent Van Gogh per il colore giallo – prosegue il giovane cantautore – e del fatto che amasse così tanto questo colore, al punto da ingerirlo per renderlo un tutt’uno con la sua anima. Nel singolo tratto proprio questo aspetto della dipendenza affettiva, con sensazioni da cui poi diventa difficile staccarsi". Il brano rientra nella categoria pop, o per meglio dire, dell’hyperpop, un genere che mescola la sensibilità della musica leggera con una maggior sperimentazione attraverso suoni metallici e musica elettronica. Estremamente particolare anche la scelta del nuovo nome d’arte scelto dal giovane carrarese, ‘Celestiale’, in riferimento all’immateriale, a qualcosa di non facilmente percettibile. "Volevo un nome che si allontanasse dalle cose terrene – aggiunge – e che desse l’idea di qualcosa di alto, di scollegato dal resto".