Cavallo ai saluti finali "Sono stato accolto meravigliosamente Ora farò volontariato"

Da Tangentopoli a Milano allo sbarco dei migranti al porto di Carrara. L’ormai ex questore fa il punto sul suo lavoro nella nostra provincia. "Ai giovani dico: per fare questo mestiere dovete esserne innamorati".

Cavallo ai saluti finali  "Sono stato accolto  meravigliosamente  Ora farò volontariato"

Cavallo ai saluti finali "Sono stato accolto meravigliosamente Ora farò volontariato"

di Alfredo Marchetti

"Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con me. Sono state persone stupende". Il questore Raffaele Cavallo saluta la provincia, da oggi conclude la sua carriera in polizia. Un impegno ultradecennale che l’ha visto in prima linea a difendere la sicurezza del cittadino. Arrivato a Massa Carrara nel 2019, Cavallo si è immediatamente immerso nelle problematiche della provincia, comprendendo sin da subito le varie dinamiche, con l’obiettivo di risolvere i problemi. Si è confrontato con il fenomeno migratorio e lo sbarco dei naufraghi (due, avvenuti al porto di Carrara), tre tornate elettorali, la pandemia, senza contare il coordinamento degli innumerevoli servizi messi in campo dalla polizia di Stato. "Massa è segnata da uso diffuso di sostanze stupefacenti soprattutto tra i giovani. Esistono poi i cosiddetti reati predatori, rispetto ad altre realtà però se la passa meglio: sto parlando dei furti in appartamento e nelle strutture produttive e negli esercizi commerciali. Sta meglio di altri luoghi come ad esempio in Veneto. Il trend è abbastanza incoraggiante, non abbiamo statistiche utili da poterci far gridare al miracolo, ma siamo ottimisti, i numeri in percentuale ci confortano dal punto di vista del trend".

"Dopo un anno che sono arrivato c’è stata anche la pandemia: il governo ci ha dato indicazioni e siamo subito partiti. C’è da dire che tutto il sistema Italia era partito senza conoscere il ’nemico’, la pervasività dell’avversario. Con i cittadini abbiamo usato il bilancino tra sanzioni ed esigenze della gente. In pratica abbiamo fatto affidamento al buonsenso". Com’è stato il rapporto con i colleghi? "Qui abbiamo lavorato a 360 gradi, tanto da mettere a segno alcune operazioni di spessore. La Digos è stata molto impegnata con tre tornate elettorali: i ragazzi sono stati stupendi, non hanno mai dato segnali di cedimento. Un’altra problematica è stata l’esplosione delle richieste di passaporto, ma siamo stati in grado di tenere botta".

Un saluto anche ai vertici delle altre forza dell’ordine: "Ringrazio il bel clima di collaborazione istituzionale che ho trovato, dalla guardia finanza ai carabinieri, ma anche gli altri organi militari. Ho avuto un ottimo rapporto anche con i Comuni della costa e della lunigiana, la Provincia ci è stata vicina. Non dimentichiamo le istituzioni sanitarie, l’ospedale Noa con il nuovo posto di polizia: riprendiamo il controllo di quella parte di territorio molto importante". Cosa consiglierebbe a un giovane che inizia ora? "Entri nel corpo solo se fermamente convinto. Lo deve fare con motivazione e prospettive di arricchimento. Deve sentire il piacere di fare questo lavoro. Io? Farò volontariato a casa, Milano. Ce n’è bisogno".