Castello Malaspina, torna in auge l’ascensore

Il Ministero finanzierà 20 progetti e Massa accetta la sfida con un piano da 4 milioni che comprende anche le mura e il rifugio antiaereo

Un’immagine del Castello Malaspina gremito di gente durante la manifestazione "Spino fiori

Un’immagine del Castello Malaspina gremito di gente durante la manifestazione "Spino fiori

Massa, 28 novembre 2020 - Castello Malaspina, l’eterno inespresso. C’è chi ne esalta la bellezza e chi la grandezza. Chi la posizione e i panorami incendiati di rosso che si estendono fino alla provincia di La Spezia. Luogo del cuore di tutti i cittadini massesi, e non solo. Museo di se stesso e della storia locale, teatro ideale per rassegne di musica e di prosa. Ma anche palcoscenico per eventi dal grande richiamo o cerimonie più intime. Quante idee e sogni rimasti chiusi nel cassetto. Perché lassù, arroccato sopra il centro storico di Massa, il castello è sempre stato piuttosto difficile da raggiungere. Quasi impossibile per chi ha difficoltà motorie, per gli anziani oppure magari per famiglie che devono spingere una carrozzina.

L’occasione giusta potrebbe arrivare grazie a un avviso pubblico della Struttura Missione di InvestItalia, di supporto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblicato all’inizio di novembre dal nome ‘Italia city branding 2020’: lo strumento ministeriale finanzia la progettazione definitiva ed esecutiva di investimenti pubblici realizzabili in tempi rapidi, con ‘premi’ per quelli già cantierabili. E’ dedicato in particolare ai Comuni capoluogo di provincia e finanzierà solo 20 delle proposte che saranno presentate. L’amministrazione di Massa ha deciso di accettare la sfida con un progetto che mette al centro il Castello Malaspina attraverso quattro linee di intervento che modificheranno anche la vivibilità del centro storico. Un piano complessivo da 4 milioni di euro. E i progetti, alla fine, erano già in buona parte nei cassetti del Comune. Vanno solo un po’ rispolverati e rivisti. Torna in vita quindi l’ipotesi dell’ascensore dal rifugio antiaereo della Martana, con valorizzazione dello stesso (come non ricordare quanto già avanzato durante le precedenti amministrazioni in tal senso). Previsto poi il recupero della cerchia muraria sotto al castello (anche questa un’idea in parte già presentata al finanziamento della Regione) e infine la realizzazione di un parcheggio interrato in project financing.

Partiamo dall’accesso al castello: si prevede di realizzare un doppio ascensore accessibile da via Prado e dal centro storico con il recupero del rifugio: le previsioni sono quelle di raddoppiare così i visitatori all’anno del Malaspina, raggiungendo ‘almeno 80mila visitatori’. Costo totale 3 milioni di euro. Recupero del rifugio antiaereo, lungo 350 metri, da collegare all’ascensore così da farne un nuovo spazio museale della città (costo 600mila euro). Il recupero delle mura Rinascimentali è invece valutato in 400mila euro: ci sono da recuperare mura crollate e ricoperte dalla vegetazione così da creare una viabilità pedonale più fruibile. Infine il parcheggio di Porta Martana, in via Prado. A oggi ci sono 110 stalli. L’obiettivo dell’amministrazione è creare altri due piani interrati dedicando il piano terra ai bus turistici. Tante idee già emerse anche in passato messe insieme in un unico circuito che ha il suo cuore pulsante nel Castello Malaspina.

Al momento si parla solo della progettazione, valutata in circa 267.470 euro, ma se il Comune di Massa dovesse essere scelto nella missione potrebbe comunque un cofinanziamento pari all’80% della spesa. E con i definitivi in mano e il supporto di Invitalia il sogno potrebbe diventare realtà.