REDAZIONE MASSA CARRARA

Caso ex Serinper: iniziano a sfilare i testimoni del maxi processo

Ascoltata una delle educatrici che decise di concludere il lavoro con la Cooperativa.

Caso ex Serinper: iniziano a sfilare i testimoni del maxi processo

Entra nel vivo il processo sul caso ex Serinper. Ieri pomeriggio, davanti al presidente del collegiale, il giudice Ermanno De Mattia, è stato ascoltata una testimone della Procura di Massa su una vicenda che scosse profondamente tutta la provincia. A finire sotto processo, dopo due anni di indagini e nomi illustri della politica usciti dal procedimento dopo l’udienza preliminare, sono i due titolari della cooperativa Enrico Benassi e Alessio Zoppi, l’allora responsabile del centro affidi del Comune di Massa Paola Giusti, l’ex presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti, l’ex dirigente della Società della Salute della Lunigiana Rosanna Vallelonga e Mauro Marcelli, all’epoca dei fatti dipendente pubblico, responsabile dell’ufficio Suap unificato per i Comuni della Lunigiana. Rinviato a giudizio anche l’ex giudice onorario del tribunale dei minori di Firenze Rosa Russo. Corruzione e traffico di influenze illecite le ipotesi di reato contestate, a vario titolo e non tutte insieme a ciscuno dei sette.

Ieri mattina è stata ascoltata una delle educatrici della struttura che iniziò il rapporto di lavoro nel 2017 e lo concluse a metà del 2018. Il faro della Procura si è acceso sulla presunta non idoneità della struttura Numeri primi di Aulla, ovvero una presenza oltre il limite di minori. "Ricordo un giorno la direttrice mi disse di spostare una ragazzina perché fuori dall’ingresso c’era un’auto dell’Asl: presumo ci siano stati troppo bambini. In caso di controlli ispettivi alla comunità di Aulla dovevamo essere pronti a trasferire i bambini. Ricordo che una bimba era stata messa a dormire con la custode, in due letti separati, perché asserivano che alla ragazzina piacessero le donne. Ricordo che c’erano alcuni minori con problemi: a uno di loro feci la pratica del ’contenimento’, ovvero abbracciarla da dietro per farla calmare. Anche la direttrice mise in atto questa pratica tenendo i polsi di una bimba per un quarto d’ora".