REDAZIONE MASSA CARRARA

Caso Dogali, Caffaz tuona: "Benfatto deve dimettersi"

Palestra occupata: l’Audax costretta a rimandare la gara con il Ghezzano . Il consigliere di opposizione attacca l’operato dell’assessora allo Sport.

Il consigliere di opposizione, Simone Caffaz, minaccia di ricorrere alla magistratura se la sindaca Serena Arrighi non ritira le delege all’assessora Lara Benfatto

Il consigliere di opposizione, Simone Caffaz, minaccia di ricorrere alla magistratura se la sindaca Serena Arrighi non ritira le delege all’assessora Lara Benfatto

Non si spengono i riflettori sulla palestra Dogali. Il consigliere comunale di opposizione Simone Caffaz torna a chiedere le dimissioni dell’assessore allo sport Lara benfatto. "Un’altra brutta figura per la città. Mercoledì alle 18 in programma c’era l’incontro Audax Carrara - Ghezzano del campionato under 17– scrive Caffaz –. A quell’ora erano pronti i padroni di casa, gli ospiti che si erano fatti 1 ora di viaggio, l’arbitro, ma non la palestra Dogali, utilizzata legittimamente da una società di danza che l’aveva ricevuta in uso dal Comune. Il risultato è che la partita non è stata disputata e la società carrarese probabilmente sarà sconfitta a tavolino, tra l’incredulità della società ospite e del direttore di gara, anch’egli reduce da un viaggio lungo e inutile. Dal Comune sostengono di aver inviato una mail la mattina precedente, dalla società al contrario di non averla ricevuta".

"Ancora una volta l’amministrazione ha dimostrato la propria l’incapacità nel gestire il settore sport – va avanti Caffaz –. E questa l’ennesima situazione assurda a pochi giorni di distanza del caso che ha riguardato l’apertura al pubblico della Dogali, negata dall’assessore in consiglio comunale. In quell’occasione abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore per la palese incapacità di gestire il settore, ma la diretta interessata ha fatto orecchie da mercante. A questo punto deve essere la sindaca Serena Arrighi a intervenire – conclude Caffaz –, e se non lo farà si renderà non solo politicamente ma anche personalmente responsabile dei comportamenti della Benfatto, rispetto ai quali (in caso di mancate dimissioni o dismissioni) non ci resterà che intraprendere un percorso che preveda il coinvolgimento diretto della magistratura".